ROMA – Bello. Quando la politica abbassa i vessilli e rinuncia al bieco campanilismo, quando i politici smettono i panni di attori da talk show e rinunciano alle finte baruffe, resta “solo” il bello delle idee e degli uomini che per esse si spendono. Ieri sera la presentazione di un libro sull’analisi delle tecniche che regolano le campagne elettorali, si è trasformata in una rappresentazione dell’intelletto che in ogni campagna si confronta, non guerreggia, e che sempre offre spunti di riflessione e mai di divisione. Nel magnifico contesto del Casale dei Cedrati in Roma, organizzato dall’associazione Le 12 Querce, il sapiente lavoro di ospite svolto dalla Vice Presidente Francesca Notargiovanni, ha saputo cucire la presentazione del libro del professor Luigi Di Gregorio, “War Room”, attori strutture e processi della politica in campagna permanente, con un ricordo elegante e mai retorico di una “mente“ che di campagne ne ha dirette tante: Andrea Augello. Ricordo reso bipartisan e al di sopra di ogni tipo di contrapposizione dall’intervento del senatore del Pd Filippo Sensi, quale omaggio sincero e commosso ad una “intelligenza della politica per scelta ma molto più elevata per natura”.

Non riporteremo le splendide e toccanti parole con le quali gli intervenuti hanno dipinto sulla tela dei ricordi i tratti di Andrea Augello, da Francesco Storace, il ministro Andrea Abodi al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, la vicepresidente e assessore regionale e compagna di vita Roberta Angelilli, il presidente del CNEL Renato Brunetta, che da ministro della Funzione Pubblica ebbe Augello come sottosegretario: quelle fanno parte della memoria che chiunque abbia conosciuto Andrea, come evidenziato nell’intervento di Arianna Meloni, ha ben presente. Diremo solo che sono state parole che hanno avuto il magnifico effetto di esaltare in generale quell’intelligenza che fa di noi tutti non parte di un partito, non parte di uno schieramento né tantomeno di un “popolo di elettori” , ma partecipi di una prospettiva di visione che affonda le sue radici di appartenenza nella condivisione di un’idea di comunità, anche ieri presente all’incontro con tante delle persone più vicine ad Augello, sia a Roma, con Vincenzo Piso, Marco Daniele Clarke, il consigliere capitolino Stefano Erbaggi e tanti consiglieri dei municipi, che nel Lazio, da Civitavecchia, con Massimiliano Grasso a tanti altri comuni dove il senatore ha formato decine di amministratori.

Nel democratico confronto, se regolato dalle leggi dell’intelletto, l’assunto principale è il rispetto tra persone pensanti e mai la guerra di idee. Le idee si evolvono, maturano e per loro natura crescono. Con il contributo di tutti, nessuno escluso e con quella “forza, coraggio e onore” che Andrea Augello ha sempre avuto come inderogabili principi, che ha sempre indicato ai suoi tanti allievi, amici e “soldati” della politica che lo hanno seguito in tante battaglie a ogni livello politico e amministrativo. Come fece anche nella sua ultima apparizione pubblica, all’apertura della campagna elettorale per le regionali di Roberta Angelilli, immortalato proprio nel video realizzato e pubblicato da Massimiliano Grasso un anno fa su Civonline.it.