SANTA MARINELLA - «Tidei si dimetta»: il Circolo Pirgy di Fratelli d'Italia di Santa Marinella invita il primo cittadino a fare un passo indietro, «alla luce delle notizie apprese nei giorni scorsi». «Il circolo di Fratelli d’Italia di Santa Marinella chiede che il primo cittadino venga prima a riferire in sede comunale, rassegni poi le sue dimissioni e si proceda allo scioglimento immediato del consiglio nel rispetto del decoro della nostra città - affermano dal partito di Giorgia Meloni - Aldilà dell'aspetto umano, che sempre addolora, per il resto ci affidiamo fiduciosi agli organi di controllo che garantiranno sicuramente ordine e chiarezza». Sulla vicenda, prende posizione anche l’Unione popolare di Civitavecchia che ugualmente invoca le dimissioni immediate: «La vicenda di medievale memoria che si sta svolgendo a Santa Marinella, dove il signorotto di turno, a cui è stato conferito il secondo mandato di sindaco, ritiene di eleggere a sua alcova personale la casa comunale, la casa che appartiene a tutti i cit tadini, rende evidente come il protagonista di questa vicenda abbia concorso al degrado della politica, tradendone l’alto compito di servizio della comunità. Un modo di agire la gestione della cosa pubblica e di esercitare il mandato istituzionale di sindaco tanto impudente quanto arrogante».

«Ci indigna - aggiungono da Unione popolare - il politico e l’amministratore che fa un uso spregiudicato delle istituzioni utilizzandole per fini non consoni; che interviene sulle forze dell’ordine per dirgli ciò su cui porre o non porre l’attenzione, che organizza concorsi ad hoc, che raccomanda e distribuisce posti di lavoro, collaborazioni e chissà cosa altro, forte delle proprie entrature e nella convinzione di essere un intoccabile. Una condotta che inevitabilmente allontana i cittadini e allarga irrimediabilmente il distacco che questi hanno nei confronti della politica». «Chiunque pratichi questo sistema o ne assecondi l’attuazione, a qualunque parte politica appartenga - aggiungono da Unione popolare - è da condannare severamente, anche se vicino a noi. Una amministrazione chiara e trasparente della cosa pubblica, rappresentata da persone che operano al solo scopo del bene della comunità, è quello di cui abbiamo bisogno adesso per rendere ancora credibili le istituzioni democratiche e per non alimentare il pozzo nero dell'acqua stagnante del qualunquismo, tanto caro e prezioso per le politiche della destra. Non riusciamo a capire in che modo personaggi come Pietro Tidei possano continuare a scorrazzare facendo il bello e cattivo tempo all'interno di un Pd che si dichiara rinnovato dalla nuova segreteria di Elly Schlein. Questo fatto ci dimostra che, nonostante sia parzialmente cambiata la dirigenza, il modo di agire del Pd rimane immutato. Crediamo che la storia non finisca qua. La guerra tra bande è solo all'inizio, anzi non escludiamo che questo nebbione sia stato alzato ad arte. Un dato è certo: la necessità di chiudere al più presto questo sistema di malagestione del Comune, decenza e rispetto delle istituzioni democratiche pretendono che il sindaco Tidei presenti dimissioni immediate».

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