MONTEFIASCONE – «Volevamo tranquillizzare la consigliera Maria Cristina Ranaldi, sottolineando che, da quando questa amministrazione si è insediata, ha partecipato a molti bandi regionali (e non solo) per finanziare diverse attività come, ad esempio, la valorizzazione dei luoghi culturali, lo sviluppo turistico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il progetto scuole sicure, il turismo balneare, la rete d’imprese, la valorizzazione dei giardini storici, la riqualificazione area mercatale, la realizzazione di una sala Polifunzionale presso l’ex mattatoio, lo sport senza barriere, la valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari, le isole mangia plastica, molti dei quali finanziati e realizzati ed altri in attesa di inizio lavori».

E’ la risposta della sindaca Giulia De Santis alla consigliera Ranaldi che, ieri, era intervenuta sostenendo che, invece il Comune «o non partecipa ai bando o non riesce ad ottenere il punteggio necessario per accedere ai fondi», aveva spiegato in una nota.

«Purtroppo, succede che un progetto sia idoneo ma non finanziabile “per esaurimento fondi” e non dipende certo dal progetto come si vorrebbe far passare», sostiene invece la giunta De Santis.

«Quindi, ci preme sottolineare che, come amministrazione, abbiamo partecipato e continuiamo a partecipare attivamente a tutti i bandi sia regionali che statali cercando di redigere progetti nel migliore dei modi in quanto è priorità per noi ottenere fondi per migliorare la nostra cittadina. Oltretutto è giusto ricordare che in ambito Pnrr sono stati ottenuti finanziamenti per oltre un milione di euro come per esempio l’ampliamento dell’asilo nido Pane e Marmellata (già partiti i lavori) e la realizzazione di un nuovo asilo nido all’ex scuola in via Fiordini; a breve partiranno i lavori per la realizzazione di questi progetti».

«La consigliera Ranaldi farebbe bene a controllare meglio le delibere e determine prima di giudicare perché così si potrà rendere conto che, in appena due anni di amministrazione, ci siamo impegnati al massimo per ottenere contributi e sinceramente, farci passare da “svogliati” è offensivo», conclude l’amministrazione.

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