VETRALLA– «L’ennesima gaffe di Fratelli d’Italia Vetralla si è consumata in maniera veramente tragicomica nell’ultimo consiglio comunale ed ha avuto lo spazio temporale di nemmeno 24 ore». Lo dice il circolo Pd Nicoletta Brama.

«I gruppi consiliari di minoranza - spiegano - avevano presentato all’unanimità un ordine del giorno sulla sanità dopo che era stato pubblicato il resoconto sul tema dalla fondazione Gimbe, che è bene ricordarlo persegue attività di ricerca senza scopo di lucro nel diffondere evidenze scientifiche, che aveva evidenziato “preoccupanti segnali di definanziamento del Ssn emersi nel documento di economia e finanza del 2023” redatto dal governo Meloni. Ebbene, ad onor del vero, il consiglio aveva iniziato l’esame del documento, anche perché dopo la premessa di carattere scientifico e l’evidenza della carenza di risorse attribuite alla sanità medesima, chiedeva a tutti i presenti e soprattutto al sindaco e a tutta la maggioranza in quanto rappresentanti della comunità Vetrallese, di impegnarsi nelle sedi opportune e comunque in quelle istituzionali affinché fossero integrate le risorse necessarie ad una seria revisione e potenziamento della sanità, anche dopo la tragica esperienza del Covid 19 che tanto aveva provato il Paese, dimostrando la necessità di rafforzare tutta la struttura sanitaria ed in particolare quella territoriale, con case della salute ed ospedali di comunità. Infine - prosegue la nota del circolo - il suddetto rapporto scientifico stimava che le risorse necessarie a tale azione fossero una percentuale di pil intorno al 7,5%, invece del tendenziale 6,2 del Def alla fine del triennio 2022/2025. I presentatori di tale semplice documento di intenti lo proponevano aperto ad ogni tipo di considerazione ed implementazione». Ebbene, «dopo i tentennamenti e le aperture del sindaco ed alcuni consiglieri ad un’azione comune, si ergeva “la voce della verità” l’assessore Zelli, che tentava un nuovo teorema aritmetico, cercando di spiegare che il 7,5% di un numero variabile come il Pil non era sempre lo stesso e che comunque le risorse destinate alla sanità erano più che sufficienti. Il sindaco si impegnava a ridiscutere il problema in una commissione ad hoc per formulare un documento comune e condiviso, quindi il punto veniva da noi ritirato nell’intento di riproporlo dopo una discussione comune», aggiungono dal circolo Pd. «L’ultima dichiarazione dei rappresentanti di Fratelli d’Italia era che in ogni caso consideravano il documento chiaramente politico e quindi non avrebbero votato alcunché, neanche dopo un rivisitazione in quanto dati faziosi e farlocchi. bbene, il giorno successivo, alla presentazione alla camera dei deputati del Nadef, con la programmazione triennale annessa, spiegava il ministro dell’economia Giorgetti che la spesa sanitaria nel triennio partiva da un 6,9% del Pil per scendere tendenzialmente al 6,2 del 2024. Ciò riportato da tutte le fonti di informazioni autorevoli e dai documenti distribuiti ai deputati della Repubblica». «Tutto ciò per dire che spesso prima di prendere posizione su argomenti complessi che riguardano tutti, ripetiamo tutti i cittadini, bisognerebbe almeno tentare di informarsi, che l’“arroganza politica” di certi personaggi non giova al buon funzionamento democratico delle istituzioni, ognuno nel proprio ruolo ma pronti a far quadrato per i diritti fondamentali, quale la Salute per esempio. Comunque continuiamo ad attendere fiduciosi gli sviluppi di tale tema, anche perché certi che la maggioranza è composta anche da persone con la schiena dritta sui principi fondamentali, che non si prestano alla propaganda di pochi e che l’impegno preso dal Sindaco abbia il seguito proposto e promesso al termine della discussione, conclude la nota del Circolo Pd.

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