«Capisco la paura ed il fastidio di qualcuno per l’ipotesi che possa emergere un candidato sindaco fuori dai miserabili giochi politici che stanno mettendo in ginocchio la città ed a rischio il lavoro e la vita dei suoi cittadini. Evidentemente è questo che motiva le fantasiose ricostruzioni pubblicate su “La Provincia”. Sono pertanto costretto a smentire questa ricostruzione completamente destituita di fondamento». L’ex generale della Guardia di Finanza e direttore dei servizi segreti, Paolo Poletti, conferma così di aver «aderito all’associazione Leali, legali, liberi per Civitavecchia», associazione in realtà nata con il preciso fine di sostenere la sua candidatura a sindaco: «Sarò un candidato civico - spiega - Civico” vuol dire candidato nato nella città e per la città e che, quindi, guarda alla cittadinanza prima che ai partiti. Alternativo quindi alla gestione Tedesco, alle liti di cortile che l’hanno condizionata e che, finora, hanno avuto la meglio. Da civico sto incontrando le forze politiche, le istituzioni e i cittadini, per presentarmi e per dire ciò che ho intenzione di fare».

«Sicuramente non farò accordi o mezze intese con tutti coloro che hanno rappresentato e rappresentano la vecchia gestione dell’amministrazione cittadina - chiarisce subito, cercando di correggere il tiro ma confermando sostanzialmente quanto detto nell’incontro con il Pd - fatta di troppi personalismi, familismi e ammiccamenti sottobanco agli amici degli amici. Il vecchio modo di fare politica. Da civico sto ragionando sulla piattaforma programmatica che possa fare di Civitavecchia una delle città cardine per l’Italia e per l’estero. E sono disponibile a imbarcare in questo progetto ambizioso tutte le forze politiche, le singole personalità civiche che mi daranno fiducia e consenso. Ma non la vecchia gestione fallimentare. Il Pd ha un suo candidato e certo quello non sono io. Finora invece ho trovato sul livello nazionale apprezzamento da Forza Italia, da esponenti di Fratelli d’Italia e dalla Democrazia Cristiana. Partiti sicuramente non di sinistra. Da civico non posso che essere aperto al confronto. Stiano tranquilli coloro che si agitano tanto, forse troppo. Mi candiderò comunque. E per vincere. Non ho ripensamenti e non penso di ritirarmi. I conti alle elezioni con me dovrete farli. Comunque».

Nessuna fake news o manipolazione. Si conferma ogni parola dell’articolo scritto in seguito ad una intervista telefonica al segretario del Pd Piero Alessi, dal quale non abbiamo ricevuto alcuna nota di rettifica: l’incontro nella sede del Pd c’è stato? Quanto dichiarato dal segretario del Pd Piero Alessi corrisponde alla realtà ? Lo stesso Poletti dice che non farà “accordi o mezze intese” con tutti coloro che hanno rappresentato e rappresentano la vecchia gestione dell’amministrazione cittadina. In questa definizione non rientra il centrodestra, come del resto non ci rientra anche il presidente della sua associazione, Sandro De Paolis ? Infine, basta rivedersi la prima intervista video del generale Poletti: «Ringrazio Pietro Tidei per la stima, però sostiene un’altra parte politica. La mia è una posizione civica, le persone che si sono riconosciute in questo progetto sono di centrodestra e la collocazione del progetto guarda al centrodestra». Se poi il generale ha cambiato e sta cambiando approccio con centrodestra e centrosinistra, è legittimo. Ma non parli di manipolazioni e fake news con riferimento a quanto pubblicato da questo giornale.(R.P.)