CORCHIANO - «Mentre le donne italiane si mobilitano in massa contro ogni forma di violenza, il comune di Corchiano impedisce la discussione sul femminicidio e sulle forme per prevenirlo. Come consiglieri comunali del gruppo “Corchiano Bene comune” abbiamo richiesto un consiglio comunale per esprimere solidarietà a tutte le donne vittime di violenza e per sensibilizzare la comunità sul preoccupante fenomeno». Lo affermano i consiglieri Paola Troncarelli, Bengasi Battisti, Paolo Nardi e Giovanni Berto. «La preoccupazione per il dilagare dei femminicidi - spiegano - richiede una presa di coscienza delle comunità a partire dai consigli comunali che la rappresentano ma purtroppo, nonostante l’obbligo a convocare il consiglio richiesto, la risposta dell’amministrazione comunale è stato un imbarazzante e preoccupante silenzio. Una donna ogni 3 giorni viene uccisa, spesso per mano di un ex o attuale compagno, marito, fidanzato, pretendente e uno speciale consiglio comunale, aperto alla città e ai contributi di tutte le sensibilità, avrebbe rappresentato anche un modo per condividere la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Oltre a segnalare al prefetto tale insensibilità istituzionale e sociale, desideriamo informare la comunità di Corchiano perché non si tratta soltanto della sottrazione di un diritto ai consiglieri, ma cosa ancora più grave impedire ai cittadini di esprimere solidarietà alle vittime di femminicidi e contribuire a prevenirli. L’indifferenza non è una virtù e i silenzi sono complicità, concludono i consiglieri.

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