ALLUMIERE - "Un resoconto del Natale 2023 ci sembra doveroso, soprattutto dopo aver raccolto le osservazioni di molti compaesani". Si apre così il comunicato dei consiglieri di opposizione del Pd di Allumiere Nicol Frezza ed Enrico Fracassa e di Insieme per Allumiere Antonio Pasquini e Sante Superchi, i quali evidenziano alcune problematiche. "Partiamo dalle luci: scelta di luminarie un pò “a casaccio”: tonalità dall’arancio al bianco ghiaccio, le proiezioni in piazza sicuramente interessanti per lo spettacolo di apertura, ma lasciare poi per venti giorni la piazza quasi completamente al buio, a detta di molti, non è stata una scelta vincente: è stato quasi impossibile anche fermarsi a parlare in piazza per la scarsa visibilità. La seconda problematica riguarda la tanta ricerca di spettacolo, a fronte di una totale mancanza di comunicazione e scelta assolutamente sbagliata dei giorni di festa (sarebbe stato più opportuno concentrarci sul weekend del 9 e 10, proseguendo l’apertura dei festeggiamenti avvenuta l’8, invece no…)". I consiglieri di opposizione del PD di Allumiere Nicol Frezza ed Enrico Fracassa e di Insieme per Allumiere Antonio Pasquini e Sante Superchi rilevano poi: "Pochissime persone per le vie, a fronte di una spesa di soldi pubblici esagerata. Dopo i circa 50mila euro spesi lo scorso anno, anche quest’anno ci è sembrato uno sperpero esagerato di fondi, un brutto schiaffo alla Comunità di Allumiere e in particolare nei confronti della frazione La Bianca, dove le luminarie iniziano 400 m dopo l’ingresso, con una scritta messa “tanto per” e finiscono 200 m prima dell’uscita dalla frazione. Senza contare che il bivio per La Bianca è stato completamente al buio per due settimane circa". Gli oppositori Frezza, Fracassa, Pasquini e Superchi poi proseguono: "Ad Allumiere la piazza più bella d’Italia negli anni passati (di cui alleghiamo foto per ricordare), ha visto, invece, spese pazze per fantomatiche degustazioni che si sono trasformate in cene per amici e simpatizzanti, convegni con la presenza soltanto degli addetti ai lavori. La scelta di festeggiare un ultimo dell’anno praticamente improvvisato, quando tutti ormai erano già organizzati, con una bel costo sempre di soldi pubblici (circa 6mila euro), ci è sembrata semplicemente l’ennesimo tentativo di nascondere il totale fallimento dei weekend natalizi. Si è parlato di un progetto “per accogliere le richieste cittadine, creare un intimo momento di condivisione solidale comunitario con chi, purtroppo, non ha compagnia e, dunque, alla ricerca di empatico bisogno di accettazione sociale” (queste sono le parole tratte dalla relazione scritta dall’amministrazione): perché allora non fare una cena solidale aperta a tutti per poi scendere insieme in piazza per brindare al nuovo anno? No, sarebbe stato poco visibile. Insomma ci è sembrato veramente uno spreco di soldi, solo e solamente per fare festa, solo e solamente per far vedere che si è fatto qualcosa. Forse questa mania di feste e festicciole comincia un po’ a sfuggire di mano? Un plauso va a tutti i nostri volontari, alla Protezione civile e alla municipale che hanno svolto il loro servizio per l’intera serata, peccato per il coinvolgimento di sole 20/30 persone in piazza. Concludiamo dicendo che per ora la spesa si aggira attorno ai 40mila euro e siamo in attesa di vedere a quanto arriveremo nei prossimi giorni con la contabilità. Poi però si investe “0” in servizi, si aumentano tasse e tributi facendo crescere la pressione fiscale sui cittadini".