LADISPOLI - Il consiglio comunale dà il via libera all'ospedale di comunità. I lavori per la realizzazione della struttura, finanziata per oltre 2 milioni di euro dalla Regione con i fondi del Pnrr, dovrebbero partire a breve. Non un ospedale vero e proprio, piuttosto si posizionerà come centro di ricovero, destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Sono previsti 20 posti letto più cinque legati all'unità di degenza infermieristica. «Speriamo che non diventi una cattedrale nel deserto», ha commentato durante la massima assise cittadina il consigliere Garau puntando i riflettori sulla necessità, da parte degli Enti sovracomunali (a cominciare dalla Regione) di investire anche sul personale. «Speriamo sia funzionante e funzionale» ha aggiunto evidenziando come però non si debba confondere l'opera in procinto di realizzazione con l'ospedale "vero e proprio" promesso dal primo cittadino Alessandro Grando durante la campagna elettorale. E su questo argomento è intevenuta anche la consigliera Ciarlantini ricordando come, ad oggi, Ladispoli, non sia dotata nemmeno di un pronto soccorso. «Siamo stati declassati. Bisogna lavorare per ridare alla città il giusto ruolo che le compete». E mentre dall'amministrazione anche l'assessore alla Sanità ha ribadito l'impegno dell'amministrazione nel cercare di «riportare i servizi sanitari vicini ai cittadini», il consigliere Paliotta ha ricordato come il progetto di un ospedale annunciato e promesso da Grando, almeno per il momento sia sfumato: «Il piano sanitario regionale è stato fatto per i prossimi cinque anni e Ladispoli non è presente. Non ci faccia credere che da qui a qualche mese - ha concluso Paliotta - quel piano possa essere modificato».

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