TARQUINIA - «L’unica cosa seria da fare è dimettersi». Il partito democratico di Tarquinia torna a commentare la situazione politica in seno all’Università Agraria di Tarquinia alle prese con la mancata approvazione del bilancio previsionale, saltata per le assenze in maggioranza. I democrat stigmatizzano la non calendarizzazione di una nuova seduta dedicata allo strumento finanziario. «Trascorse all’incirca due settimane dalla convocazione della doppia seduta del consiglio di amministrazione, avente ad oggetto l’approvazione del bilancio previsionale 2024, disertata clamorosamente dai membri della maggioranza - sottolineano dal Pd - il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alberto Tosoni, evidentemente confortato da un caloroso brindisi effettuato pochi giorni prima di Natale, estrae dal cilindro un numero a sensazione e convoca un cda, per il giorno 9 gennaio, con un unico punto all’ordine del giorno: l’autorizzazione alla sottoscrizione del regolamento e convenzione Sua».

«Nessun altro punto è previsto - criticano dal Partito democratico - Nessuna traccia del bilancio previsionale 2024. Le possibilità sono due: o la mancata approvazione del bilancio previsionale 2024 non è ritenuta una cosa importante e, pertanto, il presidente ritiene di poter tirare avanti, gestendo un ente sprovvisto del previsionale; oppure, non includendolo all’ordine del giorno, ha semplicemente ammesso che la maggioranza per quanto concerne il bilancio di previsione si è sgretolata definitivamente. Entrambe le alternative ci preoccupano e non poco. E pensare che in una nota pubblicata in data 13 dicembre, il presidente Tosoni si vantava con queste parole: “Non solo soddisfazione nei numeri, ma anche nella seria dimostrazione di credibilità che nonostante tutto stiamo mostrando e riscuotendo verso il nostro partner creditizio, verso i nostri maggiori creditori e verso l’Agenzia delle Entrate. Un impegno serio e di lena quanto stiamo mettendo tutti in campo orientato nella direzione della riconosciuta affidabilità certificata che un ente dalle grandi capacità economiche e patrimoniali come il nostro non avrebbe mai dovuto dimostrare a nessuno”». «Tutto questo entusiasmo chissà dove è finito - concludono dal Pd - visto che solo pochi giorni dopo, ben due convocazioni del cda sul “credibilissimo” bilancio previsionale sono andate deserte e quindi non si sono potute svolgere. In attesa che si svolga la “preziosa” seduta consiliare sulla Sua, gradiremmo sapere, nell’interesse dei cittadini di Tarquinia, quanto tempo ancora il presidente Tosoni vorrà tenere la testa sotto la sabbia prima di prendere atto che, non avendo più una maggioranza, repetita iuvant,: l’unica cosa seria da fare è dimettersi».

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