TARQUINIA - Botta e risposta tra i candidati alla presidenza dell’Università Agraria di Tarquinia in vista del voto di domenica 21 aprile. Al centro della diatriba, il caso dei locali ex Giove. In particolare Giovanni Marchetti, candidato presidente per la lista “Civici per l'Agraria 2024” risponde all’avversario Roberto Fanucci: «Leggendo certe dichiarazioni rilasciate sui giornali da chi, come noi, concorre alla presidenza dell'Università Agraria, non riusciamo a trattenerci nel fare una grossa e sonora risata».

«Si parla dei locali ex Giove - prosegue Marchetti - Alcuni giorni fa avevamo informato i tarquiniesi che i locali erano rientrati nel possesso dell'ente. Lo abbiamo fatto senza autocelebrazioni, ma per onesta e corretta informazione verso i nostri cittadini. Insomma, un atto dovuto. Nessuna propaganda, nessuna pretesa, come qualcuno ha pensato bene di scrivere. Questa attività di chiarezza è stata portata avanti durante tutta la nostra campagna elettorale, chiunque avesse avuto da ridire su bilancio, conflitto di interesse e locali ex Giove è stato debitamente informato attraverso comunicati stampa trasparenti e improntati alla correttezza, pubblicati tra l'altro anche sulla pagina facebook 'Civici per l'Agraria'. Stupisce scoprire che dinanzi a dichiarazioni chiare, semplici e assolutamente comprensibili come, ad esempio: "Ci sono voluti necessariamente dei tempi 'tecnici' per concludere l'iter e rientrare in possesso dei locali", il signor Fanucci scriva: "Ci voleva la campagna elettorale per recuperare il possesso dei locali. Un rilascio bonario di cui il candidato Marchetti si fa vanto "(?). E ancora: "resta il mistero sul perché questo sia avvenuto solo ora (!), perché l’amministrazione uscente abbia aspettato tanto (sich!), e soprattutto perché abbia consentito un uso non conforme dei locali (ma noi non siamo mica forze dell'ordine tenuti alla vigilanza!). Una cosa su cui non ci siamo espressi è stato l'ammontare del debito che l'associazione deve all'Agraria. Ma il nostro amico candidato sa che non è possibile divulgare informazioni di questo tipo per una questione di riservatezza?». «In risposta a cotanta sete di chiarimenti è appena il caso di ricordare che la restituzione dei locali ex Giove, seguita all'azione legale promossa agli inizi del mese di febbraio e culminata nella riconsegna dei locali, è frutto di incontri e trattative concluse con esito positivo - prosegue Marchetti - Ricordiamo ancora una volta ai disfattisti locali che l'ente è rientrato nel possesso del bene senza essere onerato da inutili spese e tempi lunghi e che l'escussione del credito, peraltro cristallizzato al momento del rilascio del bene, inizierà a breve e di essa ne daremo conto non appena possibile». «Speriamo che con questa ulteriore, forse inutile, precisazione (bastava leggere bene e attentamente l'articolo) - conclude Marchetti - possa essere finalmente soddisfatta la sete di verità e trasparenza che il nostro paladino della giustizia tanto sbandiera. Quel che è certo è che, da parte nostra, questa sarà l'ultima volta in cui ci spenderemo a dare risposte su vicende già chiarite. Non continueremo a confrontarci con chi proprio non vuole intendere».

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