LADISPOLI - Dopo i due centri commerciali sulla statale Aurelia, in città "rischiano" di arrivare altre quattro palazzine «da circa 18mila metri cubi di cemento» che dovrebbero sorgere nella zona di via Benevento e di via Latina. A dare l'allarme: Ladispoli Attiva. «L'amministrazione Grando - tuonano - che aveva promesso una gestione diversa della città, si sta rivelando invece come un vero e proprio campione del cemento. Le promesse elettorali sono state tradite, e Ladispoli si trova ora a lottare contro una speculazione edilizia senza precedenti, che minaccia il suo territorio e la sua identità. L'urgenza è palpabile: Ladispoli non può permettersi di continuare su questa strada - proseguono dal movimento politico - Il consumo di suolo è uno dei problemi più gravi che la città deve affrontare, e l'attuale amministrazione sembra ignorarlo completamente, optando per una visione arretrata e irresponsabile di sviluppo urbano. È evidente che dietro queste decisioni ci sia un patto di ferro tra l'amministrazione e certi costruttori, che da troppo tempo dettano legge nel territorio senza alcun riguardo per il bene della comunità». E il movimento politico lancia la sua proposta, «un'alternativa chiara e sostenibile»: «Un progetto di città basato sullo sviluppo eco-sostenibile, sul turismo responsabile, sulla riqualificazione delle aree esistenti e sull'insediamento di attività produttive innovative. Basta con l'idea nefasta di una Ladispoli cementificata e soffocata dal cemento. Ladispoli merita di più, e insieme possiamo cambiare rotta verso un futuro migliore per tutti».

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