TARQUINIA - «Ci voleva la campagna elettorale per recuperare il possesso dei locali ex bar Giove». Esordisce così il candidato presidente all’Università Agraria di Tarquinia Roberto Fanucci della lista “Tarquinia terranostra”. «Ora le chiavi tornano nelle mani dell’ente. Un rilascio bonario di cui il candidato Marchetti si fa vanto, ma questo non può bastare - prosegue Fanucci - Resta il mistero sul perché questo sia avvenuto solo ora, perché l’amministrazione uscente di cui faceva parte come molti altri candidati sparpagliati nelle liste a noi antagoniste, abbia aspettato tanto, pur nella conclamata morosità della controparte e soprattutto perché abbia consentito un uso non conforme dei locali locati».

«Ma soprattutto -aggiunge il candidato di “Tarquinia terranostra” - il comunicato che abbiamo letto, non dice la cosa più importante, ovvero cosa ne è del debito accumulato dall’associazione che deteneva il bene. È stato pagato? O pur di riprendere le chiavi per un articolo elettorale, ci si è dimenticati di chiedere le somme dovute all’ente? Quando sarà pagato? Della serie ora dammi le chiavi e per i soldi ci pensa chi verrà. L’Università Agraria deve pagare i suoi debiti, ma di certo non può abbonare i crediti che può riscuotere. Perché alcuni ben informati che condividevano il percorso della precedente amministrazione, oggi fuoriusciti, parlano di circa 30.000 euro che l’associazione deve all’ente. Se la somma è vera vuol dire che l’ente ha aspettato un’infinità di tempo per agire, e oggi non ha la disponibilità di quelle risorse economiche, e di questo sono responsabili i precedenti amministratori, a prescindere dalla candidatura in una lista o nell’altra. Perché noi di ex amministratori dell’ente non ne abbiamo. Non entriamo nel merito di alcune indiscrezioni giornalistiche che parlano addirittura di indagini da parte della Magistratura, ma di sicuro quanto abbiamo visto in merito all’uso dei locali si riassume in un unico termine, una sola parola: vergognoso. Caro Marchetti, non dimenticare mai che tu eri parte di un’amministrazione che ha costretto il suo presidente alle dimissioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA