CIVITAVECCHIA – «Stamattina le forze del centrosinistra ed il Movimento 5 Stelle hanno siglato un accorto politico elettorale di apparentamento».

Lo rende noto il candidato sindaco del centrosinistra Marco Piendibene che annuncia quello che era nell'aria già da qualche giorno, tra contatti e voci. Ora c'è l'ufficialità dell'entrata dei pentastellati nella coalizione a sostegno di Piendibene nella corsa al Pincio che si rafforza in vista dell'imminente ballottaggio del 23 e del 24 giugno.

«È una scelta importante – continua Piendibene -, che sancisce un patto che permetterà a due culture politiche che ad ogni livello rappresentano l’alternativa alle destre di proporre a Civitavecchia una piattaforma per il superamento di una stagione tristissima che ha visto palazzo del Pincio umiliato da una gestione pasticciata e impalpabile, fatta di rimpasti e poco altro. Oggi proponiamo a Civitavecchia un patto di fiducia: costruiremo una città inclusiva, trasparente, una città di opportunità. Il nostro è un patto con i civitavecchiesi per un cambio di paradigma storico: uniamo le forze migliori con spirito di servizio per amore di Civitavecchia, questa è la nostra sfida e la vinceremo».

Soddisfatto il candidato sindaco di M5S e Up, che resta indietro, Enzo D'Antò che spiega: «Civitavecchia sta attraversando un periodo estremamente difficile per quanto riguarda l'occupazione, e il futuro si prospetta ancora più cupo con la chiusura imminente di una realtà economica che ha sostenuto la città per decenni. Non possiamo ignorare queste problematiche che rischiano di mettere in ginocchio tante famiglie. È un momento critico in cui dobbiamo unirci e pensare al bene della nostra comunità. Se la politica avesse sempre agito con l'obiettivo di migliorare e far crescere la propria comunità, oggi non ci troveremmo in questa situazione. È per questo che vogliamo mettere gli interessi della collettività davanti ai nostri. Alcuni dicono che così il Movimento 5 Stelle sia destinato a finire, ma noi crediamo che diversamente sarebbe finita la nostra città».

Effettivamente la paura per molti, soprattutto i più puri, c'è e qualche avvisaglia arriva dal calo di punti percentuale che il partito sta subendo in questi anni ma per D'Antò si tratta di un passo fondamentale per la città e si augura comprensione da parte dei cittadini.

«Se le persone – dice - comprenderanno il senso delle nostre scelte e la dedizione che stiamo mettendo nel tentativo di salvare la nostra città, allora avremo raggiunto il nostro obiettivo. Troppo spesso si tenta di salvaguardare l'apparenza a discapito del contenuto. Ma noi facciamo politica per i valori, non per la scatola che li contiene. In questo momento cruciale, invitiamo tutti a unirsi a noi, a guardare oltre le differenze e a lavorare insieme per il futuro di Civitavecchia. Solo con l'impegno di tutti – conclude - possiamo sperare di risollevare la nostra amata città e garantire un domani migliore per le nostre famiglie e per le generazioni future».

Un po' meno soddisfatta Civitavecchia popolare che resta esclusa dall’apparentamento. «Ci eravamo resi disponibili – scrivono in una nota - ad un apparentamento formale con la coalizione di centrosinistra. Purtroppo Civitavecchia Popolare ha trovato la porta chiusa a questa possibilità e non sará quindi presente nella scheda elettorale per il ballottaggio. Nonostante questo rimane viva la motivazione politica che ci aveva portato a questa disponibilità: la forte preoccupazione per la vittoria della coalizione di Grasso alle prossime elezioni. Per questo abbiamo fatto un passo indietro e lasciato liberi i nostri alleati del Movimento 5 Stelle, di effettuare la loro scelta in relazione alla possibilità di effettuare l' apparentamento e ai termini dello stesso» e concludono con un invito al voto antifascista.

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