S. MARINELLA – “Mentre l’amministrazione comunale è impegnata a illustrare le magnifiche sorti e progressive della futura nuova Provincia, un quotidiano informa i cittadini del passaggio di gestione del cimitero dal Comune alla società Cogeco, vincitrice del project financing”.

Questo il prologo del direttivo del circolo cittadino di Rifondazione Comunista che contesta la scelta dell’attuale maggioranza di aver ceduto il camposanto ad una ditta privata che, secondo loro, non provvederà a realizzare nuove strutture cimiteriali. “La società si aggiudicò la gestione ventennale del cimitero di Santa Marinella – prosegue Prc – impegnandosi a raddoppiarne l’area, costruendo circa tremila nuovi loculi. All’epoca della discussione sul project si blaterò persino di turismo funebre, per cui tanti romani avrebbero scelto di farsi seppellire nella ridente città balneare. Oggi apprendiamo che l’emergenza cimiteriale sarebbe finita grazie a 430 nuovi loculi, tutti realizzati nel cimitero vecchio, la società si impegna inoltre a non rincarare le tariffe che si aggireranno intorno ai 1.500 euro. I cittadini quindi non si accorgeranno neanche del cambio gestionale perché ad essere cambiato è solo il codice iban per il pagamento di tutti i servizi cimiteriali, come se l’iban fosse un cambiamento da poco. Con un semplice calcolo, possiamo constatare che la nuova società, senza aver avviato nessuna grande opera, incasserà dai nuovi 430 loculi non meno di 645mila euro, quasi quello che entra al Comune in due anni di concessione dello stabilimento balneare comunale La Perla del Tirreno. Una perdita economica ingente per le sofferenti casse comunali”. E il raddoppio cimiteriale? – si chiede Rc - che fine ha fatto? Leggiamo che sarà impegno di questa amministrazione continuare a vigilare affinché la ditta proceda, nei tempi e nei modi stabiliti dal contratto, nella costruzione della nuova area cimiteriale. Visto come vanno i bandi pubblici ed i relativi contratti a Santa Marinella, c’è poco da essere fiduciosi”. “D’altronde – conclude Rifondazione - il raddoppio non lo voleva nessuno e forse non si può neanche realizzare, visti i vincoli nell’area d’espansione. La ditta ha infatti proceduto a ricavare i loculi necessari nel cimitero vecchio, come l’opposizione aveva chiesto di fare alla maggioranza per mantenere gestione e iban comunali. Storia vecchia, quella dei redditizi beni pubblici che passano magicamente al privato in cambio di niente, vedi Porticciolo e ora il cimitero”.

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