La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell'assessore all'Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, ha approvato la delibera per il sostegno ad iniziative di lotta biologica alla cimice asiatica (Halyomorpha halys) e al moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) nel territorio regionale. Nello specifico il provvedimento stanzia 150mila euro per i prossimi tre anni e affida all'Agenzia regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura (Arsial) l'attivazione e la gestione dei suddetti progetti sotto la supervisione della direzione regionale Agricoltura. «La cimice asiatica e il moscerino dei piccoli frutti – dichiara l’assessore Righini - sono stati nocivi per numerose specie di piante di interesse regionale, determinando ingenti danni alle produzioni agricole. È nostro dovere, quindi, intervenire, come già abbiamo fatto con la vespa della cinipide del castagno, per contrastare questo fenomeno che rischia di mettere definitivamente in ginocchio interi settori del nostro sistema agroalimentare. Siamo convinti che attraverso l'agenzia Arsial, in accordo con la direzione, saranno introdotte tutte le migliori strategie di difesa per ristabilire un equilibrio ambientale indispensabile per la sopravvivenza delle nostre piante». «Accolgo con soddisfazione la delibera con cui la giunta Rocca ha dato il via libera all’utilizzo della vespa samurai per combattere la cimice asiatica, un insetto che ha causato notevoli danni agli agricoltori laziali». Così, la consigliera regionale Valentina Paterna, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente. «Nell’ottobre scorso, da presidente della VIII Commissione, mi ero subito attivata per organizzare un’audizione con agricoltori, sindacati ed enti locali, dalla quale è partito il processo che oggi ha portato allo stanziamento dei fondi necessari per l’avvio del progetto». «Nel dettaglio - spiega Paterna - la Regione sosterrà iniziative di lotta biologica contro gli insetti dannosi Halyomorpha halys (cimice asiatica) e Drosophila suzukii (moscerino dei piccoli frutti) nel territorio laziale al fine di evitare maggiori danni alle produzioni agricole regionali. L’attivazione e la gestione dei progetti di lotta biologica, che si svolgeranno in collaborazione con Enti di ricerca qualificati, è stata affidata ad Arsial, mentre alla direzione regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste spetterà il coordinamento e la supervisione di detti progetti». «Grazie alla sensibilità mostrata sul tema dall’assessore Righini - prosegue la presidente - la Regione a guida Fratelli d’Italia si dimostra attenta alle istanze presentate dagli agricoltori locali, vittime di ingenti danni tra il 19 e il 30% dei raccolti per un totale di circa 60 milioni di euro a causa dell’emergenza che ha interessato, in particolare, i territori della Tuscia. Mi preme ringraziare anche l’Unitus, la quale si è messa tempestivamente a disposizione con un pool di esperti per sviluppare dei programmi tecnici e approfondire la questione, oltre che per sviluppare sistemi di controllo e contenimento. Produttori, sindaci e associazioni di categoria ci avevano chiesto un piano per debellare le coltivazioni dalla cimice asiatica, noi abbiamo risposto con i fatti». «L’utilizzo della vespa samurai - conclude Paterna - è stato approvato dopo una serie di analisi condotte dell’area servizio fitosanitario, guidata dalla dottoressa Alessandra Bianchi, coordinate dal tavolo istituito dagli uffici preposti e dall’Arsial. In particolare è emerso che le strategie di difesa convenzionale, integrata e biologica delle produzioni, pur puntualmente adottate dai produttori laziali, non sono riuscite a controllare l’enorme potenziale biotico dei fitofagi anche perché non sono presenti, nei nuovi areali, agenti in grado di determinare un riequilibrio naturale delle popolazioni. Pertanto si è optato, come avvenuto in altre regioni, per l’immissione di controllori biologici alloctoni efficaci quali la vespa samurai e la vespina Ganaspis al fine di tenere sotto controllo la cimice asiatica e il moscerino dei piccoli frutti».

Sull’«aiuto concreto agli agricoltori del Lazio danneggiati dall’invasione di parassiti» è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini. «La cimice asiatica in particolare è stata responsabile nella Provincia di Viterbo, secondo le stime delle associazioni di categoria, di un calo del raccolto di nocciole di circa il 40%, con perdite economiche superiori ai 50 milioni. La lotta di tipo biologico può rappresentare una soluzione, ed è importante seguire tutte le strade percorribili che possono scongiurare ulteriori danni alle colture. Un grazie all’assessore Righini e a tutta la Giunta per aver ribadito la vicinanza e il sostegno agli agricoltori del nostro territorio con l’obiettivo di tutelare il loro lavoro e la qualità dei prodotti», ha concluso Sabatini.

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