Roma, 12 mag. (Adnkronos) - La protesta dei ricercatori e delle ricercatrici precarie è il segnale forte e chiaro di un disagio che non può più essere ignorato. Parliamo di migliaia di professionisti che, con passione e competenza, portano avanti ogni giorno la didattica e la ricerca nelle università italiane, troppo spesso senza garanzie, senza diritti, senza prospettive. A questa condizione già fragile si aggiunge oggi la riduzione delle risorse pubbliche. Il risultato è un intero pezzo di sistema accademico lasciato nellincertezza". Così la senatrice Enza Rando, componente della segreteria del Partito Democratico e della commissione Scuola e Università. Non possiamo continuare a parlare di merito e valorizzazione dei talenti prosegue Rando mentre chi garantisce ogni giorno il funzionamento della nostra università viene abbandonato a un destino di precarietà cronica. Il governo ha il dovere di agire: serve un piano straordinario per la stabilizzazione, serve finanziare in modo strutturale luniversità pubblica, serve rispetto conclude la senatrice Pd - per chi lavora e forma le nuove generazioni.