Roma, 19 set. (Adnkronos) - "Non ho la presunzione di dire qualcosa di nuovo a chi sul fronte del Governo combatte tutti i giorni sul fronte della burocrazia e la semplificazione la invoca, la implora, la aspetta perchè sa che da quello dipende l'avvenire di questo Paese", per sciogliere un "intreccio che rischia di soffocare e limitare la crescita" come ricordano anche Ocse, Unione europea e Banca mondiale. Lo ha sottolineato Gianni Letta, aprendo il convegno "Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l'Italia", organizzato dalla ministra per le Riforme e la Semplificazione, Elisabetta Casellati. "Posso solo auspicarmi, augurarmi -ha aggiunto l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, riferendosi all'esponente dell'Esecutivo- che tutti la accompagnino, la assistano, la sostengano in questo sforzo generoso a cui ha dato avvio. Deve sapere che non è un'impresa facile. Lo sappiamo tutti e tutti lo ripetiamo che solo leggi, regole semplici, chiare, univoche possono garantire un'azione amministrativa rapida, efficiente, adeguata ai tempi e alle esigenze di una società moderna, ma poi spesso ce lo dimentichiamo". "É certamente necessario -ha detto ancora Letta- disboscare, cancellare, abrogare ma anche ordinare, razionalizzare, sistemare, riordinare, mettere a sistema e per questo ci vuole visione, competenza, conoscenza, scienza giuridica, esperienza costituzionale, conoscenza della macchina dello Stato e ci vuole anche capacità ed equilibrio. La ministra incaricata di questa missione impossibile le ha tutte queste qualità e questi requisiti: ha conoscenza, scienza ed esperienza sufficienti e porta quel valore aggiunto che è l'equilibrio, la saggezza, la prudenza propria delle donne". "Si avverte qualcosa di diverso, perchè è diverso il metodo con cui ha programmato il suo piano d'azione che oggi mette a punto con il confronto, con il contributo di chi sa cosa serve, di chi opera sul fronte dei ministeri, dell'amministrazione, degli studi e quindi è in grado di arricchire quel programma, di completarlo, di dare spunti e suggerimenti". Letta ha poi ricordato "i due aspetti" sui quali occorre lavorare: "quello della regolamentazione, della semplificazione legislativa, normativa e quello dell'organizzazione amministrativa", con il primo che deve precedere l'altro, "perchè solo su un campo disboscato, ordinato e livellato si può costruire". Così il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, "potrà costruire quelle riforme alle quali si è avvicinato con spirito nuovo, con piglio manageriale, avendo saputo immettere nell'amministrazione quei fermenti della cultura privatistica che sono forse necessari per rigenerare".