Londra, 18 set. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Alti funzionari del governo del Regno Unito espressero la propria preoccupazione a Buckingham Palace nel 2020 riguardo le decisioni che l'allora primo ministro Boris Johnson stava prendendo durante la pandemia di Covid-19, cercando di ottenere l'intermediazione della regina Elisabetta e nell'auspicio che la sovrana se ne facesse portavoce con il premier. Lo confermano fonti governative consultate dalla Bbc per la realizzazione di un documentario che esamina il caos politico degli ultimi anni nel Regno Unito e che, nel caso di Johnson, coinvolse la Casa Reale, storicamente estranea a qualsiasi controversia che riguardi Downing Street. L'atmosfera a Downing Street era "tossica", rivela una fonte all'emittente britannica, confermando le già note tensioni fra Johnson e l'ex segretario di gabinetto e capo del Civil Service Mark Sedwill. Secondo la Bbc, le telefonate e le comunicazioni tra Downing Street e Buckingham Palace andavano oltre le semplici procedure di routine, anche se né la Casa Reale né lo stesso Johnson lo hanno mai ammesso. Lex vicesegretaria di gabinetto Helen MacNamara ha riconosciuto che cerano problemi concreti nella gestione interna e nel funzionamento dellintero sistema dopo che Johnson contrasse il coronavirus. Il premier entrò in terapia intensiva per una malattia di cui inizialmente negava l'importanza.