Viterbo vuole rinascere e tornare a essere una città viva e vitale.

E’ il messaggio forte e chiaro che arriva dalla massiva, e spontanea, adesione a Viterbo in Festa.

L’iniziativa che, dal 29 aprile al 1° maggio, colmerà il vuoto causato dall’assenza di San Pellegrino in fiore.

In verità, rispetto al tradizionale evento che interessava soltanto la parte monumentale, Viterbo in Festa andrà a riempire di bellezza molti più spazi della città.

In una sorta di abbraccio floreale, artistico, enogastronomico e di intrattenimento che cingerà Viterbo da piazza del Teatro a piazza porta San Pietro, da porta della Verità a Pianoscarano.

Oggi è l’ultimo giorno per aderire al progetto, nato da un’idea della Pro Loco, e che nel volgere di pochi giorni ha ricevuto numerosi riscontri positivi e una risposta corale da parte di operatori culturali, associazioni, negozianti che forse hanno superato anche le più rosee aspettative.

Oltre 70 le realtà, in gran parte del centro storico, che hanno aderito.

«Una risposta corale» dichiara una indaffarata Irene Temperini, presidente della Pro Loco, che a proposito del grande interesse dimostrato dagli operatori commerciali afferma: «Il centro storico musealizzato non piace a nessuno. Vogliono le piazze piene, vogliono la gente in centro».

Fornisce poi qualche dettaglio dal punto di vista organizzativo di un'iniziativa che è andata sempre più in crescendo.

«Fino a oggi stiamo lavorando in gruppo più ristretto perché ci serve di tenere le fila di tutta l’organizzazione, dal 14 poi ci divideremo i compiti in zone. Ci saranno due referenti a zona, via o piazza che prenderanno le redini del loro “pezzo” di Viterbo con negozianti e associazioni che si coordineranno e si occuperanno di fare gli allestimenti».

La Pro Loco curerà addobbi ed eventi a San Pellegrino e nella zona medievale che, anticipa con entusiasmo la Temperini, «sarà molto bella».

Sulle altre zone «abbiamo delegato i commercianti e ogni via e piazza avrà un tema e un allestimento diverso».

L’ampia platea sia di partecipanti che di spazi da gestire richiede naturalmente un grande lavoro organizzativo.

Come conferma la presidente della Pro Loco:

«Martedì ci saranno tre riunioni diverse: una con i titolari delle strutture ricettive, una con ristoratori e negozianti e un’altra dedicata al mondo dell'associazionismo».

Viterbo in festa non solo in centro città ma anche in luoghi più distanti.

«Ho parlato con l’Unitus - aggiunge - che nei giorni dell'iniziativa terrà aperto l’Orto botanico. Creando rete ampliamo pure l'offerta turistica».

Irene Temperini conclude rivelando quella che sicuramente è la ricetta alla base del grande consenso riscosso dall’iniziativa:

«Abbiamo lavorato molto sui rapporti umani - rivela - sulle relazioni, sulla rete delle associazioni degli imprenditori e sulla rete delle persone».

Una festa a costo zero per le casse comunali. L’amministrazione patrocinerà l'evento mettendo a disposizione il suolo pubblico e coprendo le spese per la corrente elettrica.