«Nella serata di lunedì un detenuto straniero senza alcun motivo, probabilmente come atto intimidatorio ha colpito di spalle l’agente della sua sezione con degli schiaffi sulla testa e sul viso, provocandogli una lieve lesione dove è stata data una prognosi di sette giorni dal pronto soccorso». La notizia è di Daniele Nicastrini segretario regionale Uspp Lazio riguardante un’aggressione avvenuta al carcere Mammagialla.

Il sindacato rimarca quindi le difficoltà del carcere . «Il carcere attualmente conta una popolazione detenuta che supera le 600 presenze rispetto ai 400 posti disponibili - prosegue Nicastrini - nella disponibilità delle circa 200 unità, ben 150 svolgono servizi interni a partire dalle sezioni detentive, dove operano sui tre turni appena una 70ina di unità mentre gli altri sono chiamati ad altri adempimenti istituzionali e necessari per l’attività connesse alle esigenze della popolazione detenuta, di comando e controllo degli atti processuali, reparto ospedaliero di Belcolle e le traduzioni dove sono impiegati circa una quindicina di unità ciascuno».

Proprio ieri l’amministrazione penitenziaria ha presentato il nuovo protocollo operativo della polizia penitenziaria, proprio per fornire regole di ingaggio su come intervenire nel merito di eventi critici e di fatti simili. «Siamo convinti, - interviene il presidente Uspp Giuseppe Moretti -che regole certe determinano una migliore risposta, richiesta agli agenti e la garanzia di applicare uniformemente su tutto il territorio nazionale le stesse procedure per affrontare gli eventi critici». Da tempo, ribadisce l’Uspp Lazio, ha indetto lo stato di agitazione affinché si evidenzino queste difficoltà all’amministrazione penitenziaria.