CERVETERI – Una villa romana sotto al mare. Che i tesori antichi fosse presenti nel tratto costiero cerveterano i dubbi erano davvero pochi. La novità però è che ad aprile prossimo la Soprintendenza darà via agli scavi che dureranno almeno un mese per riportare alla luce i resti dell’antica civiltà di circa 2mila anni fa. L’area individuata è quella di Campo di Mare tra lo stabilimento balneare “Ezio alla Torretta” e l’oasi naturalistica di Torre Flavia. Il sindaco, Elena Gubetti, ha firmato l’ordinanza per dar modo agli esperti di fare il loro lavoro. «Per consentire il corretto svolgimento dei lavori di scavo subacqueo e dei rilievi necessari – è riportato nel provvedimento -, oltre che il passaggio in sicurezza di tutte le attrezzature subacquee che verranno utilizzate, è stato disposto il divieto di accesso, in tutta l’area, a persone o animali domestici, anche se tenuti al guinzagli, per tutto il mese di aprile. O comunque fino al termine delle operazioni, qualora queste non si concludessero entro i termini stimati». Il divieto di accesso in mare coinvolte un tratto che ha un raggio di almeno 250 metri di fronte alla fascia posta sull’arenile che verrà puntualmente segnalata. A marzo del 2021 i primi ritrovamenti con capitelli e colonne di marmo, il tutto trascinato a riva da una ruspa. Le operazioni sull’arenile di Campo di Mare vennero coordinate dalla Soprintendenza di Viterbo e dell’Etruria Meridionale con la sinergia della Capitaneria di porto di Ladispoli e della Polizia locale di Cerveteri. La grande struttura a pianta circolare in antichità forse era destinata a triclinio estivo o comunque a luogo di svago, posto in corrispondenza di una peschiera o di apprestamenti a mare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA