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TOLFA – “Una resa incondizionata, una rinuncia dichiarata al futuro di centinaia di piccoli comuni”. Così la consigliera comunale di opposizione Sharon Carminelli, segretaria del Partito Democratico di Tolfa, definisce il Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne 2021-2027 (PSNAI), approvato dal Governo Meloni e passato – a suo dire – quasi sotto silenzio. Un documento che, in una delle sue formulazioni più controverse, afferma che le aree interne “non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza” e che necessitano “di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. Parole che hanno fatto sobbalzare molti amministratori locali, ma che secondo Carminelli sono ancora più gravi se si considera il silenzio con cui sarebbero state accolte. “Non è un refuso. È una strategia consapevole – dichiara –. Si è scelto di non combattere lo spopolamento, ma di accettarlo, di pianificarlo. Tolfa rientra pienamente in questa categoria di territori dimenticati e il Governo ha deciso di accompagnarci al tramonto anziché offrirci prospettive di rilancio”. Nel mirino della consigliera Carminelli non ci sono solo i tecnici dei ministeri, ma anche le istituzioni più vicine. Da un lato l’amministrazione comunale, a cui chiede conto delle azioni messe in campo per reagire a questa strategia: “Cosa state facendo concretamente per trattenere i giovani, attrarre risorse, migliorare i servizi? Qual è la vostra visione per Tolfa?». Dall’altro la Carminelli pungola l’onorevole Alessandro Battilocchio, parlamentare di Forza Italia e cittadino tolfetano “che da anni – ricorda Carminelli – esalta Tolfa come esempio di vitalità e buone pratiche. Ma oggi cosa pensa del piano approvato dal suo Governo? È d’accordo con l’idea di accompagnare Tolfa al declino irreversibile? Oppure intende difendere con i fatti, non solo con le parole, la dignità della nostra comunità?» Il tono è accorato, ma fermo. Per la consigliera Carminelli i piccoli borghi “non sono “zavorre” né entità residuali da gestire in ottica assistenzialistica, ma risorse strategiche per il Paese. Il PSNAI non parla solo di numeri. Parla di noi. Di chi vive qui, lavora qui, investe qui. E anche di chi avrebbe voluto restare, ma ha dovuto andarsene per mancanza di prospettive. Dietro a ogni dato sullo spopolamento c’è una storia, spesso dolorosa. Il Governo, con questa scelta, ha di fatto rinunciato a investire su servizi, mobilità, sviluppo economico”. Tolfa, come molti comuni collinari e montani, soffre da anni di un lento declino demografico, aggravato dalla carenza di opportunità per i giovani, dalla difficoltà di accesso ai servizi essenziali e da una fragilità economica che rende ancora più urgente la necessità di visione. Se lo Stato abdica allora i Comuni devono diventare motore di reazione. Non possiamo continuare a fingere che lo spopolamento sia una fatalità. È anche il frutto di scelte, o peggio, di assenze. E se la strategia nazionale è quella di gestire l’invecchiamento, noi dobbiamo contrastarlo, creare opportunità, generare attrattività”. Per la segretaria del PD collinare, serve un’alleanza tra territori, reti civiche, operatori economici, mondo della scuola e cultura, per costruire alternative reali alla marginalità. “Non possiamo diventare esecutori passivi di strategie pensate altrove. Abbiamo il dovere morale e politico di reagire. Di chiedere strumenti, fondi, flessibilità. Di difendere il diritto di chi abita questi luoghi a restare con dignità. Il silenzio non è più un’opzione. Serve coraggio istituzionale, serve partecipazione dal basso. Tolfa non può diventare un museo a cielo aperto, bello ma vuoto. È una comunità viva, che merita futuro, non assistenza”.