PHOTO
CEVRETERI – Da una parte il glamping e il distributore di benzina di Cerveteri; dall’altra i piani urbanistici del comune di Ladispoli. Le associazioni ambientaliste non ci stanno e hanno avanzato una petizione popolare che ha già superato le mille firme proprio per fermare i due progetti e scongiurare ripercussioni sul monumento naturale gestito da Città Metropolitana. La raccolta firme lanciata da Scuolambiente Roma Nord, in accordo con altre associazioni come Ladispoli Sostenibile, Caere 2000, sta dando i suoi frutti. Lo scopo dei manifestanti, che si sono costituti anche nel comitato “Tutela natura e cultura litorale nord”, è quello di far fare retromarcia ai comuni di Cerveteri e Ladispoli sulle rispettive iniziative che potrebbero in qualche modo creare danni all’oasi. In particolare l’attenzione in questo periodo è molto alta sulla costa etrusca dove, in località Stallonara, la giunta comunale guidata da Elena Gubetti ha votato nel mese di aprile il glamping prevedendo prefabbricati, spazi per camper e tende, 82 bungalow con capienza di oltre 300 persone, 70 piazzole di sosta camper con circa 280 unità ma anche due piscine, di cui una al coperto. Una società privata ha avanzato una richiesta anche per la realizzazione di un distributore di benzina. Ci sono in ballo però anche iter di edificazione del comune ladispolano. Le realtà ecologiche intendono difendere l’oasi da quello che considerano un vero e proprio accerchiamento che metterebbe fortemente a rischio gli equilibri della riserva naturale. La battaglia è appena cominciata e potrebbe prevedere ulteriori tappe durante la stagione estiva.
©RIPRODUZIONE RISERVATA