LADISPOLI – Troppi incidenti sulla via Aurelia, chiesti ancora interventi ad Anas. Il tragico ultimo schianto, in cui ha perso la vita il 23enne cerveterano Andrea Ferlini nel rettilineo che porta a Palidoro, sarebbe legato sempre all’imprudenza nell’attraversare le doppie strisce continue. Un caso ovviamente di cui si occuperanno gli investitori competenti, in questo caso i carabinieri della compagnia di Civitavecchia intervenuti sul luogo per i rilievi e per capire se effettivamente il furgone, come sembra, abbia effettuato una manovra azzardata. Però i pericoli ormai sono noti a tutti e segnalati più volte in questi anni dal comitato Olmetto Monteroni, dall’associazione di categoria Consumatori Italiani Più Forti e da altre realtà del territorio. In primis gli incroci sono da sistemare. Per svoltare ad Olmetto e Boietto, spesso, gli automobilisti oltrepassano la doppia striscia sulla carreggiata evitando di dover percorrere svariati chilometri per eseguire la corretta inversione di marcia. E ormai avviene quotidianamente anche all’altezza dei due distributori di benzina di Ladispoli e Palidoro, teatro della sciagura della settimana scorsa.

Da qui, nuovamente, le richieste di contromisure efficaci. «Quel tratto – parla Giovanni Ardita, ex consigliere comunale di Ladispoli - è privo di barriere spartitraffico. Negli ultimi anni in questi 10 chilometri di Aurelia hanno perso la vita decine di persone, molte delle quali appena ventenni. Inutile girarci intorno: mancano delle barriere al centro della strada sulle quali c'era in atto un progetto che nessuno ha tirato fuori dai cassetti. La classe politica dovrebbe fare la voce grossa a chi è preposto alla manutenzione e la gestione della statale, ma ci deve essere unione tra i comuni di Fiumicino, Cerveteri e Ladispoli, altrimenti tra qualche mese sentiremo parlare di nuovi drammi in questa zona maledetta».

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