MONTALTO - Si sono svolti oggi pomeriggio nella chiesa di Santa Maria Assunta di Montalto di Castro i funerali di Gheorghe Rusu il giovane romeno travolto e ucciso venerdì 15 marzo 2024, poco dopo le 6 del mattino, da un camion mentre percorreva a piedi l’Aurelia in direzione Tarquinia, all’altezza del chilometro 107 nei pressi dell’hotel “Ospite Inatteso” ex Magic a Montalto di Castro.

Gheorghe Rusu è l’ennesimo pedone vittima di un investimento mortale in quel tratto della statale.

La Procura di Civitavecchia, immediatamente informata dai carabinieri di Montalto che hanno rilevato l’incidente, ha automaticamente aperto un procedimento penale, non ritenendo necessario disporre l’autopsia sulla salma della vittima, essendo evidente che il decesso è stato dovuto unicamente ai gravissimi politraumi riportati nell’impatto con il veicolo. Sabato è stato rilasciato il nulla osta alla sepoltura, dando così modo ai suoi famigliari, che per essere assistiti si sono affidati a Studio3A, di fissare la data dell’ultimo saluto al loro caro.

I famigliari per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, si sono rivolti alla società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini; la stessa società che ha seguito anche la drammatica vicenda avvenuta il 22 gennaio del 2023 quando venne travolto e ucciso da un’auto Ioan Puscasu mentre camminava lungo l’Aurelia, in un tratto a poche centinaia di metri di distanza della tragedia che ha visto vittima Rusu. Gheorghe Rusu, dopo aver vissuto a lungo a Creta, in Grecia, da un paio d’anni si era trasferito da una delle sue sorelle, che risiede ormai da molto tempo in Italia, a Montalto di Castro, poco distante dal luogo della tragedia, una decina di minuti a piedi. Il giovane lavorava per l’impresa edile del cognato.

Sarà l’inchiesta della magistratura a stabilire le cause, la dinamica e tutte le responsabilità dell’incidente e in particolare se il giovane stesse camminando a bordo strada o stesse attraversando; «fermo restando - spiegano da Studio3A - che comunque, andrà verificata la velocità tenuta dal conducente dell’autocarro, residente anche lui nel Viterbese”. I famigliari di Rusu per voce dello studio legale «rigettano con forza e con sdegno le illazioni circolate circa un possibile gesto volontario del loro caro, che non aveva mai manifestato in alcun modo simili intenti». Anche il titolare della stazione di servizio dove il ventiseienne quel mattino era appena stato e da dove stava tornando a casa, non avrebbe rilevato alcun comportamento anomalo da parte di Rusu che era un cliente abituale.

«E peraltro - affermano gli avvocati - il giovane, ironia del destino, quello stesso giorno avrebbe dovuto sostenere l’esame per conseguire la patente di guida». Gheorghe Rusu ha lasciato in un dolore immenso la mamma, anche lei residente a Montalto, il padre che vive in Romania, due sorelle, anche loro entrambe residenti nel in Italia, un fratello emigrato in Germania e sei nipoti.

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