LADISPOLI – Spiagge accerchiate dalle onde. Minacciati pure i simboli della città come Torre Flavia e la Palude annessa. Sono ore difficili per via del maltempo che non attende i lavori programmati sia per quanto riguarda la torre, grazie ai fondi del governo, che per l’oasi naturale che dovrà essere difesa dalle barriere finanziate dalla Regione. La forza distruttiva della natura quindi non aspetta e divora ciò che trova. Parte dell’arenile è stato inghiottito nuovamente, a dire il vero in molte zone di Ladispoli, mentre fa impressione come siano circondate dall’acqua torre e palude. La contaminazione tra acqua salata e quella dello stagno potrebbe essere deleteria per l’habitat faunistico e floreale. Il campo di sorveglianza dei fratini messo a dura prova. E l’ondata di maltempo non sembra affatto essere finita qui. Rischiano di andare in fumo anche le centinaia di migliaia di euro investite da Città Metropolitana per gli arredi all’interno del monumento Flavia visto che alcuni sono stati danneggiati. Panchine, staccionate, pannelli illustrativi: le mareggiate avanzano senza tregua. Oltre alla devastazione delle spiagge libere temono possano subire ulteriori danni anche i titolari degli stabilimenti balneari che già hanno patito per il fenomeno erosivo. Problemi anche all’approdo di Porto Pidocchio. In serie difficoltà i pescatori di via Marco Polo alle prese con detriti di ogni tipo arrivati a riva: un ostacolo per l’entrata e l’uscita delle imbarcazioni. Il vento ha fatto cadere anche alberi e rami. Dramma sfiorato in via Alabama al Miami. Un grosso ramo si è spezzato in via delle Azalee. Segnalazioni continue girate a protezione civile, vigili del fuoco e polizia locale. Pezzi di calcinacci si sono staccati in diverse palazzine del centro finendo di sotto: fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA