TARQUINIA - Corretto il blocco dei lavori in un condominio di Marina Velka. Lo ha deciso il Tar del Lazio che ha dato ragione al Comune di Tarquinia. Il tribunale amministrativo regionale ha infatti bocciato il ricorso del condominio Riva del Pavone di Marina Velka che chiedeva l’annullamento del provvedimento con cui, il primo agosto 2022, il Comune di Tarquinia ha disposto il divieto di prosecuzione dell’attività e la rimozione degli eventuali effetti dannosi.

La vicenda è legata al superbonus “110 per cento” sul quale avevano puntato gli inquilini dei 213 appartamenti del condominio Riva del Pavone, in viale dei Graviscani, nella località balneare. I lavori erano appena rientrati quando a primavera vennero bloccati. In base a quanto ricordato dal Tar il Comune mantiene il suo «potere di vigilare e sanzionare gli abusi edilizi». Nel caso specifico i lavori sarebbero stati realizzati su un immobile con abusi edilizi.

Sull’immobile oggetto di intervento, aveva sottolineato il Comune, risulterebbero «opere in difformità a quanto autorizzato con la licenza edilizia 1846bis/1976, così come dichiarato dal professionista incaricato con la precedente pratica edilizia 519/2022 ‘Scia in sanatoria’”.

Fin quando non saranno sanate le opere abusive non è consentito procedere ad alcun tipo di intervento sul fabbricato, hanno quindi evidenziato i i giudici amministrativi. Il Tar del Lazio, in attesa di definire la Scia in sanatoria, ha quindi deciso di non concedere la sospensiva chiesta dal condominio. Il ricorso è stato discusso e trattenuto in decisione il 31 ottobre, mentre la sentenza econ relative motivazioni sono state pubblicate lo scorso 7 dicembre.

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