LADISPOLI – L’allarme inquinamento è scattato l’altro pomeriggio nel fosso Vaccina, dietro al palazzetto comunale di Ladispoli. È in quel punto che alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di sversamenti sospetti a ridosso del canale che poi sfocia a mare diffondendo anche delle immagini, inequivocabili, sui social. Una situazione dunque di potenziale degrado su cui però si è mossa subito la Capitaneria di porto di Ladispoli-San Nicola che dopo poche ore è intervenuta, su disposizione della Direzione marittima di Civitavecchia, sulle sponde del torrente per un’azione di tutela ambientale e per capire da dove provenissero quei miasmi, riconducibili dunque alla fuoriuscita di liquami. Alcune sostanze proibite sarebbero finite all’interno del fosso. Ecco perché l’area è stata già sottoposta a bonifica e poi, oltre ad Acea, è stata allertata l’Arpa Lazio per i rilievi di rito. Una prassi dunque che però potrebbe anche confermare la fuoriuscita illecita di acqua fognaria e stabilire fino a che punto. È possibile ci sia una situazione di allacci abusivi ma questo naturalmente verrà appurato solo dalle successive indagini della guardia costiera molto attivo sui reati ambientali. Già in passato infatti la capitaneria aveva scovato scenari simili soprattutto a Cerveteri ma anche nella stessa Ladispoli. Si capirà meglio nelle prossime ore.


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