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LADISPOLI – Sportello antiviolenza chiuso da settimane. Tornano alla carica le associazioni del territorio e chiamano in ballo Fiovo Bitti e Francesca Badini, rispettivamente delegato e assessore alle Politiche sociali di Ladispoli e Cerveteri, che avevano rassicurato nelle scorse settimana sulla funzionalità di un servizio importante dal 2013 presso la Casa della Salute della via Aurelia. «Per gli assessori la notizia era priva di fondamento ma la realtà è che lo sportello antiviolenza femminile è ancora chiuso». A farsi sentire sono le associazioni “Donne in movimento” e “Gruppo Nilde Iotti Ladispoli e Cerveteri” -. A tutt’oggi l’attività è sospesa, non solo: né al Pit né nelle pagine istituzionali dei comuni vengono date indicazioni per invitare le donne a rivolgersi al centro antiviolenza situato a Cerveteri. Immaginate quella donna che, dopo un travaglio interiore decide di rivolgersi allo sportello, telefona e non risponde nessuno, si reca alla casa della salute e non trova operatori o informazioni. Nessuno stupore se poi rinuncia e fa un passo indietro rispetto alla sua decisione. Non possiamo permettercelo!». L’occasione è ghiotta anche per chiedere un miglioramento del progetto. «Deve essere modificato – concludono i volontari - soprattutto rafforzando la prevenzione nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Proponiamo di istituire un osservatorio sul fenomeno della violenza di genere con la partecipazione dei servizi socio-sanitari della Asl e delle forze dell’ordine. Riteniamo che debba rimanere al pit un presidio di accoglienza che insieme ai consultori familiari della Asl e al Centro Antiviolenza di Cerveteri costituisca una rete forte e qualificata che sostenga e protegga quelle donne che, spesso insieme ai loro figli, si trovano in condizioni di forte rischio psichico e fisico. Ci rendiamo disponibili a collaborare attivamente ad una nuova programmazione».
Replica il delegato comunale ladispolano alle Politiche sociali. «È importante ricordare – dice Fiovo Bitti - che il centro antiviolenza di Cerveteri è a disposizione di tutte le residenti anche del nostro comune. Premesso ciò, le due amministrazioni, come già emerso chiaramente da un precedente comunicato, confermano la volontà di mantenere aperti sia il centro che lo sportello antiviolenza. In questi giorni predisporremo gli atti necessari per il passaggio di consegne fra i due comuni con riferimento al Piano di zona, con l'obiettivo di assicurare tutti i servizi».
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