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SANTA MARINELLA – Il sindaco Pietro Tidei prende al balzo la richiesta che gli ha presentato il capogruppo di minoranza Domenico Fiorelli, di presentare le prove provate che la Statua del Bacio era stata sponsorizzata da privati o enti non pubblici e mostra i bonifici.
«Purtroppo per lui, io sono come San Tommaso e credo solo a quello che vedo – diceva Fiorelli - e non mi risultano atti amministrativi e bonifici che provino i versamenti degli sponsor nelle casse del Comune. La statua sarà pure un'opera d'arte, ma la sua esposizione, o almeno la modalità con cui è stata finanziata, è un'opera di opacità. Quindi l’affermazione che la statua non comporterà alcuna spesa per i cittadini, rimane una dichiarazione non rispondente al vero fino a prova contraria, carte alla mano non solo parole”.


Ed il sindaco porta anche le carte. «In pratica tutto chiaro e trasparente – dice Tidei - l’unica confusione è nella testa di Fiorelli, che non vuole arrendersi di fronte all’evidenza inconfutabile dei fatti. La famosa statua del bacio non solo non è costata nulla al Comune, ma i contributi ricevuti da volontari, superano di gran lunga la cifra dei ventimila euro, equivalenti al costo di affitto della statua medesima. Le cifre ed i bonifici ricevuti ad oggi, ricordo che altri ancora sono in arrivo, sono chiari con l’indicazione dei singoli importi. In allegato il prospetto riepilogativo delle cifre, comprensivo di estremi e causale di ogni singolo bonifico. I nominativi, per ragione di privacy, rimangono riservati. Ma chi volesse togliersi anche quest’ultima curiosità può fare tranquillamente accesso agli atti e ottenere tutte le notizie richieste. A questo punto però mi sia concessa una domanda: ma in una città di quasi ventimila abitanti d’inverno, ed oltre centomila d’estate, questa persona poteva davvero aspirare a fare il sindaco? Dopo la fallimentare esperienza di Bacheca, con un personaggio simile la città sarebbe veramente caduta dalla padella alla brace».
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