CERVETERI - Il tratto di arenile che collega Ladispoli a Campo di Mare è al momento un “lontano” ricordo. Cancellato. Sommerso dalla furia del mare che ogni inverno con le sue mareggiate inghiotte metri e metri di arenile mettendo a repentaglio il lavoro dei volontari e soprattutto la Riserva naturale di Torre Flavia. A proteggere gli stagni di acqua dolce e l’ecosistema naturale le dune. Le stesse dune che rischiano di sparire proprio a causa dell’erosione e dall’avanzare del mare. A lanciare l’allarme ancora una volta è il responsabile, per Città Metropolitana di Roma Capitale, Corrado Battisti. I volontari come sempre ormai da anni, cercano di proteggere e salvare il salvabile. Ma da soli, rischiano di fallire.

L’ultima mareggiata, in ordine di tempo, quella di pochi giorni fa che ha costretto Battisti e la sua “squadra” a riposizionare per l’ennesima volta le staccionate che separano l’arenile pubblico dai percorsi della Palude.
Quello dell’erosione, però, non è un problema che riguarda solo la zona a nord della città balneare. Da anni i gestori degli stabilimenti, lungo tutto la costa, aspettano il posizionamento delle barriere frangiflutti per contrastare il problema.
Una situazione che causa, ad ogni stagione estiva, l’arretramento di lettini e ombrelloni di diversi metri.
Anche a Campo di Mare, la situazione non va meglio.
Nei mesi scorsi i Comuni erano stati chiamati in Regione per illustrare la situazione degli arenili. Si attende però ora di capire come e quando si interverrà.

©RIPRODUZIONE RISERVATA