LADISPOLI – Morta in acqua dopo aver sbattuto la testa contro gli scogli. L’amica è salva per miracolo. Tragedia ieri sulla costa nord nel tratto di Torre Flavia, uno dei più pericolosi del litorale. La vittima 62enne è di Capranica, Maria Cesarea Petracca e insegnava inglese in una scuola elementare di Ronciglione. La collega di 52 anni, residente a Ronciglione, è stata trasportata sotto choc in ospedale all’Aurelia Hospital. Le sue condizioni non sono gravi. L’indagine è affidata alla Capitaneria di porto di Ladispoli-San Nicola, coordinata dal comandante Cristian Vitale. Secondo una prima ricostruzione, le due amiche, intorno alle 16, avevano deciso di farsi il bagno sfidando però le correnti molto forti, con venti fino a 50 chilometri orari. Una scelta che si è rivelata fatale. Entrambe in pochi secondi sono state trascinate a largo ma mentre Martina è riuscita a restare aggrappata ad un masso, Maria Cesarea invece sarebbe rimasta incastrata sotto agli scogli e per lei poi non c’è stato nulla da fare.

A liberarla i sommozzatori della protezione civile Dolphin di Ladispoli e i vigili del fuoco di Cerenova che si sono tuffati anche per recuperare la 52enne rimasta ferita ad una gamba. Sul posto poi la Capitaneria di porto, la Polizia locale di Ladispoli e la Polizia di Città metropolitana, oltre ai sanitari del 118. Non verrà disposta l’autopsia, la salma è stata consegnata dal magistrato già ai familiari e si trova nella camera mortuaria del cimitero. A quanto pare il comune di Ladispoli aveva posizionato dei cartelli ad indicare la pericolosità in quella zona. E ciò è stato appurato ieri dalle autorità marittime.

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