TARQUINIA – Si è allontanato da casa con l’intento di mettere in atto una fuga fino a Tarquinia, destando forte preoccupazione nei genitori. Ma il dialogo telefonico con il papà ha permesso di reperire le informazioni necessarie a riportare a casa un quindicenne fuggito dalla sua abitazione a Parma. L’adolescente ha infatti raccontato al genitore, per telefono, di essere diretto nella città tirrenica di Tarquinia. Grazie poi al lavoro sinergico delle forze dell’ordine, subito allertate dall’uomo, è stato ricostruito l’itinerario di fuga del ragazzo. Il genitore, dopo essere riuscito a mettersi in contatto con il figlio, ha infatti chiesto aiuto alla sala operativa della Questura di Viterbo che, con una catena di interventi di Polizia, Carabinieri e Polizia ferroviaria, è riuscita a rintracciare il ragazzino sul treno diretto a Pisa, e quindi a farlo scendere all’altezza della stazione di Roma San Pietro. L’operatore della sala operativa ha contattato il minorenne tramite il cellulare, instaurando con lui una conversazione che ha permesso di identificare il treno su cui viaggiava il giovane fuggitivo. La chiamata alla sala operativa della Polizia di Stato della Questura di Viterbo è avvenuta ieri mattina intorno alle 12. Il papà, preoccupato, ha riferito che il figlio di anni 15 si era allontanato da casa e che lo aveva contattato telefonicamente riuscendo a reperire quello poche informazioni. È stato quindi subito allertato il personale della stazione carabinieri di Tarquinia; successivamente l’operatore della sala operativa ha provato a contattare telefonicamente il minore sul telefono cellulare, riuscendo ad instaurare con lui una delicata conversazione che è durata circa 30 minuti e nella quale l’operatore è riuscito a capire che il ragazzo si trovava su un treno in partenza da Roma Termini. Con l’ausilio del personale della Polizia ferroviaria di Roma Termini i poliziotti sono riusciti a contattare il capotreno e a rintracciare il ragazzo che è stato poi fatto scendere dal treno a San Pietro dove c’era ad attenderlo il personale della polizia ferroviaria”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA