LADISPOLI - «Il viale che porta alle nostre abitazioni rimane paralizzato dal traffico che si crea all'uscita da scuola». I residenti di via Praga non ce la fanno più. Le auto dei genitori che portano i figli a scuola, la presenza di due palestre nella zona (e dunque dei vari utenti che la frequentano e che arrivano spesso in auto) sta causando non pochi disagi al quartiere. I residenti restano bloccati in casa loro fino a quando anche l'ultimo automobilista non abbandona la strada. E un'ambulanza, in caso di malore, non riuscirebbe a transitare. «Ci viene negato il diritto di servitù di passaggio sancito anche tramite regolare contratto. Si creano problemi di sicurezza in questo modo specialmente per i bambini che rischiano di essere investiti». Sulla vicenda è anche intervenuto un avvocato, su mandato di una famiglia della zona: «Il notevole transito di veicoli, soprattutto nelle ore di entrata e uscita dalla scuola, determina un potenziale danno alle persone, di cui è responsabilità la società privata», si legge nel documento redatto dall'avvocato Valentina Scuderoni. Della vicenda sono stati già informati gli agenti della Polizia locale che ora stanno cercando di risolvere il problema, come spiegato dal comandante Sergio Blasi. A generare il caos sarebbe stata l'apertura di un cancello da parte di privati per far transitare i veicoli dei genitori che fino a poco tempo prima non avrebbero potuto percorrere quel tratto, ma anzi sarebbero dovuti tornare indietro. Ma questa soluzione non è più praticabile perché in quel piazzale, ora, ci giocano i bambini. «È stato aperto un passaggio – critica Fabio Paparella, consigliere comunale di opposizione - fra due particelle e su terreno privato è stata posta segnaletica orizzontale come se fosse una strada pubblica. Fra le due particelle, da accesso agli atti da noi richiesto, non risulta essere stata autorizzata nessuna apertura, né è stato rilasciato alcun permesso. Eppure i cittadini che vivono nelle abitazioni adiacenti si ritrovano, nelle ore di punta, murati in casa dalle auto e impossibilitati ad uscire perché dall’oggi al domani si sono ritrovati sotto casa una strada che prima non c’era».


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