Il porto di Civitavecchia, punto di riferimento indiscusso per il settore crociere, guarda al futuro con ambizione e determinazione, sfruttando gli investimenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per consolidare la sua posizione e affrontare le sfide emergenti. Lo scenario, delineato da Milano Finanza, ribadisce il record raggiunto dallo scalo laziale nel 2023, con numeri oltre ogni aspettativa nel settore crocieristico dopo il periodo di crisi legato alla pandemia.

L'attenzione si sposta ora verso la diversificazione delle attività, concentrando gli sforzi sui container e sul potenziamento delle infrastrutture portuali.

L'obiettivo è mantenere la competitività in un contesto internazionale sempre più complesso, caratterizzato dalle nuove dinamiche geopolitiche, come la crisi in corso nel Mar Rosso.

I dati forniti dal Centro Studi Unindustria offrono uno sguardo approfondito sull'importanza dell'economia del mare in Italia, contribuendo al 3,4% del valore aggiunto nazionale e impiegando oltre 920.000 lavoratori.

Nel contesto regionale, il Lazio emerge come protagonista, occupando la sesta posizione per valore aggiunto e la quarta per numero di occupati nella blue economy. La provincia di Roma, in particolare, si afferma come un polo trainante, contribuendo significativamente alla ricchezza prodotta nel settore. In un'intervista a Milano Finanza, Cristiano Dionisi, presidente di Unindustria Civitavecchia, evidenzia le sfide future del porto di Civitavecchia e del sistema portuale laziale.

Dionisi sottolinea l'importanza di realizzare interventi strutturali nel periodo 2023-2026 attraverso Pnrr, fondo complementare e leggi di bilancio. «C’è inoltre necessità assoluta di infrastrutture - ha spiegato - come i due collegamenti trasversali più importanti: la Orte-Civitavecchia e la Roma-Latina. Tutto ciò servirà ad offrire ulteriori possibilità per attrarre investimenti e rafforzare le filiere industriali esistenti». Nonostante la consolidata posizione del porto di Civitavecchia come secondo in Europa per traffico crocieristico, dopo Barcellona, Dionisi enfatizza l'importanza di conquistare un ruolo di rilievo anche nella movimentazione delle merci. Le prospettive di crescita sono incoraggianti, ma si presentano nuove sfide, principalmente legate alla crisi nel Mar Rosso.Gli attacchi dei guerriglieri Houthi dello Yemen hanno generato una crisi nel Mar Rosso, influenzando il traffico delle navi verso il Canale di Suez. La decisione di alcune grandi compagnie di circumnavigare l'Africa ha ridotto il traffico del 60%, con ripercussioni evidenti sulla logistica.

Dionisi evidenzia ritardi nelle forniture, soprattutto di prodotti di basso valore, a causa dell'itinerario più lungo via Capo di Buona Speranza. Inoltre, la possibile diretta rotta verso i porti del Withub Nord Europa minaccia il ruolo tradizionale di Civitavecchia come scalo, con conseguenze rilevanti sulla logistica terrestre. Il Porto di Civitavecchia si trova dunque di fronte a una sfida cruciale, dove la capacità di adattamento e gli investimenti strategici saranno determinanti per mantenere e rafforzare la sua posizione nel panorama marittimo internazionale.

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