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CERVETERI – Il Bosco di Valcanneto è ufficialmente chiuso. Un’ordinanza firmata dalla sindaca Elena Gubetti ha interdetto l’accesso all’intera area per motivi di sicurezza, dopo che le analisi del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio hanno confermato la presenza della Brenneria goodwinii, un batterio aggressivo che sta compromettendo decine di querce già indebolite da anni di siccità e mancanza di manutenzione. L’obiettivo ora è duplice: salvaguardare l’incolumità dei cittadini e avviare una nuova gestione del patrimonio boschivo locale.La vicenda del bosco arriva da lontano. Come spiega la consigliera comunale Laura Mundula,«l’iter per acquisire l’area da parte del Comune si è concluso soltanto alla fine del mandato dell’ex sindaco Pascucci, dopo un lungo lavoro amministrativo e politico sostenuto anche da consiglieri dell’epoca. L’attuale amministrazione ha inserito la valorizzazione del bosco nel proprio programma elettorale, avviando un monitoraggio sanitario dettagliato. Dopo mesi di attesa, i carotaggi sugli alberi hanno rivelato un forte degrado strutturale: molte piante erano già crollate o pericolosamente instabili. La conferma è arrivata in primavera, con l’esito ufficiale delle analisi della Regione.Prima della chiusura, l’amministrazione ha incontrato le principali associazioni del territorio – tra cui Amici del Bosco, Scout, Comitato di Zona e ScuolAmbiente – per condividere una strategia comune». La scelta è stata netta: interdire l’accesso a tutto il bosco, ma partire subito con la messa in sicurezza della parte meno compromessa, tra la piattaforma e i campetti di via Corelli. I lavori saranno affidati alla Multiservizi Caerite, società in house del Comune.Più complessa la situazione dell’area retrostante la scuola, fino al Village, dove sarà necessario un bando pubblico e l’intervento di ditte specializzate per abbattere e rimuovere in sicurezza gli alberi malati. Anche in questo caso servirà il via libera della Regione, e i fondi sono attualmente in fase di individuazione. La consigliera Mundula continua a sollecitare l’adozione di un Piano di Gestione Forestale, strumento oggi assente ma indispensabile per accedere a bandi e risorse, non solo per Valcanneto ma anche per altre aree verdi come Macchia della Signora.Intanto, la chiusura del bosco ha comportato anche la sospensione di alcuni eventi, tra cui una camminata notturna. «La sindaca ci ha informati che, con le analisi ufficiali alla mano, la responsabilità è concreta: la sicurezza viene prima di tutto», hanno spiegato alcuni volontari. Da più parti si invoca oggi una cultura del verde più strutturata, fatta di continuità, pianificazione e attenzione, non solo di interventi emergenziali.Il Gruppo Amici del Bosco, con un post pubblico, ha espresso amarezza per la situazione. «Avevamo già sollecitato verifiche fitosanitarie nel 2023 senza ricevere risposta. Anche il nostro progetto di riqualificazione del bosco è rimasto senza esito. Oggi chiediamo chiarezza, cartelli di divieto su tutti gli accessi e un confronto vero con l’amministrazione», scrivono i volontari, ribadendo la volontà di vigilare con costanza e di agire da “sentinelle del bosco”.L’amministrazione ha risposto sottolineando che il percorso non è nato all’improvviso ma oltre un anno e mezzo fa, grazie anche all’ex assessora all’Ambiente Francesca Appetiti, che aveva sollecitato l’intervento della Regione. Portare i tecnici sul posto, ottenere carotaggi e analisi ufficiali non è stato semplice, e le tempistiche sono dipesa da enti esterni. «Le associazioni, compresi gli Amici del Bosco, sono sempre state coinvolte – afferma la Mundula –. Abbiamo svolto riunioni partecipate, condiviso ogni passaggio e scelto sempre la strada della trasparenza».Il nodo, oggi, resta il futuro del bosco. Secondo la consigliera, la chiusura è l’inizio di un percorso più ampio: serve programmazione, fondi, una visione di lungo periodo. Solo così si potrà restituire il bosco alla cittadinanza, più sano e sicuro. Gubetti conferma: «Per la prima volta il bosco sarà oggetto di manutenzione ordinaria e straordinaria programmata. I lavori saranno eseguiti in sicurezza, con l’obiettivo di completare l’intervento nel più breve tempo possibile. In passato sono state le associazioni a prendersi cura del bosco con passione, e a loro va il nostro ringraziamento. Il nostro obiettivo è che questo patrimonio naturale torni presto fruibile da tutti».
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