SANTA MARINELLA - Ha già registrato centinaia di firme, la petizione proposta da alcuni comitati cittadini, insieme ai consiglieri di minoranza, contro la proliferazione degli stalli blù. Nella petizione infatti si legge: “Contro l’infame decisione di estendere in forma indiscriminata i parcheggi a pagamento in tutto il territorio comunale e in particolar modo in centro città – affermano i promotori - contro la marginalizzazione degli stalli bianchi, contro il pagamento per il parcheggio presso l’area dell’ex fungo e contro il pagamento per la sosta temporanea in ogni sua forma, dopo la legittima chiusura del terreno privato a fianco dell’Arena Lucciola, l’area dell’ex fungo rimaneva l’unica zona libera dal pagamento in tutto il centro cittadino. Chi ha casa in centro, pendolari, residenti, genitori degli alunni della scuola Centro che si fermano un solo momento e turisti di passaggio, non hanno scampo. Enorme è il disagio provocato ai genitori degli alunni delle scuole che mattina e pomeriggio, per lasciare i propri figli dieci minuti, debbono sottoscrivere un abbonamento mensile per non incorrere in vergognose sanzioni. Una grossa fetta di gente non parcheggia più li, dirigendosi verso altre zone della città. Siamo per principio contrari al pagamento per la fruizione di parcheggi pubblici perchè tanto alla fine si discriminano sempre i meno abbienti. Sonno state realizzate strisce blu in zone periferiche, su strade sconnesse, e addirittura su spazi sterrati laterali alle carreggiate. Gli stalli bianchi sono tutti marginalizzati in zone, senza nessuna relazione con i luoghi dove c’è frequentazione. Qui a Santa Marinella e Santa Severa però il problema non è solo cosa è stato fatto ma, anche e soprattutto come. Gli stalli a pagamento sono stati maldestramente organizzati, con mancanza di stalli bianchi, minuti di cortesia, esenzioni, gratuità nei giorni festivi. L'orario prolungato durante il giorno nei feriali e nei festivi, non ha eguali nei comuni limitrofi. Tanto, ma tanto altro, potrebbe essere portato contro questa idea inopportuna e dannosa. Questo criterio di gestione è una nefandezza. L'area dell’ex fungo ne è l’esempio più eclatante, di cui solo gente senza vergogna può avallare e far applicare. Una zona senza tutte le garanzie di sicurezza, senza posti dedicati ai disabili, illuminazione, una scala di accesso addirittura improba anche per chi è abile. Tanto più che un consiglio di amministrazione della Multiservizi, appena insediatosi, avrebbe potuto mettere un freno a questa cupidigia di denaro e chiedere un confronto con l’amministrazione”.