CIVITAVECCHIA – «Dal primo agosto saremo a casa disoccupati. Chiediamo ammortizzatori sociali che ci permettano di essere traghettati fino alla nuova occupazione. Oggi siamo in uno stato emergenziale». Questa la richiesta dei lavoratori di Minosse, in presidio fuori il Comune. L’iniziativa, promossa dalla Filt Cgil e dall’Usb lavoro privato, ha visto la presenza del presidente della Compagnia Portuale Civitavecchia Patrizio Scilipoti, e alcuni esponenti politici, tra cui la consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Emanuela Mari, e l’assessore al Lavoro, Piero Alessi che, al termine della manifestazione, ha ricevuto insieme al sindaco Piendibene lavoratori e parti sociali a Palazzo del Pincio. 

"17 esuberi: Enel, grazie del pacco”, e ancora tre pacchi regalo, posizionati nel piazzale. Uno dell’Enel, con all’interno cassa integrazione e disoccupazione”, uno del Governo, con Cigs, Naspi e licenziamenti e l’ultimo della Regione con Naspi e Cassa integrazione. Lavoro e sviluppo non pervenuti in alcun pacco. I sindacati hanno espresso preoccupazione per l'inefficacia dei tavoli di discussione attualmente in corso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) riguardanti il futuro post-carbone, sollecitando la politica a unire le forze per far sentire la propria voce. Sono stati sollevati dubbi sulla proposta di nominare un commissario per la transizione energetica di Civitavecchia e Brindisi, avanzata dai deputati Battilocchio e D’Attis. La consigliera regionale Emanuela Mari ha definito "scandaloso" il comportamento di Enel nella gestione della transizione energetica, sottolineando che l'istituzione di una Zona Logistica Semplificata (ZLS) rappresenta un primo passo, con una defiscalizzazione del 40%. Ha inoltre espresso apertura verso la nomina di un commissario per Civitavecchia e Brindisi, ritenendola positiva per la comunità al fine di avanzare insieme nella ricerca di soluzioni attuabili e concrete. L'assessore Patrizio Scilipoti ha ribadito la necessità che Enel proceda con lo smantellamento e la bonifica dei siti interessati, sottolineando l'importanza della rapidità dei processi. 

«I tavoli di discussione finora non hanno prodotto risultati concreti – ha sottolineato Alessandro Borgioni della Filt Cgil - dal 1º agosto, i lavoratori rischiano di rimanere senza occupazione. Chiediamo intanto l'attivazione di ammortizzatori sociali per garantire la continuità occupazionale e la messa a terra di progetti fattibili che reinseriscano i lavoratori nel circuito produttivo». Roberto Bonomi dell'Usb ha sottolineato l'urgenza di affrontare la situazione emergenziale, richiamando l'attenzione sulla necessità di superare il rimpallo di responsabilità e di fare squadra, coinvolgendo il comitato di coordinamento e collaborando attivamente con il territorio per evitare di subire passivamente i processi in corso.