LADISPOLI – L’allarme ora è partito nelle campagne del Boietto. Perché, se da una parte, hanno tirato un sospiro di sollievo i residenti del quartiere Campo Sportivo e i pendolari della fl5, quando le oltre trenta roulotte sono state sgomberate dal parcheggio di via Settevene Palo vicino alla stazione ferroviaria, dall’altra sono in agitazione i residenti della frazione agricola di Ladispoli. Una preoccupazione dovuta all’aumento in questi giorni dei camper posizionati nell’ex scuola del Boietto, soluzione proposta e attuata dall’amministrazione comunale. Non è tanto la presenza dei clochard in sé e per sé ad alimentare discussioni, quanto il fatto che si teme una crescita esponenziale della favela pronta ad ospitare tanti altri senzatetto del comprensorio e anche fuori dai confini. Insomma, un problema nel problema poiché molti senza fissa dimora hanno rifiutato pure l’aiuto delle istituzioni che offrivano come alternativa quella di alloggi messi a disposizione da privati. Si è trattato del secondo sfratto dopo quello del cavalcaferrovia Nove Novembre. Altri insediamenti tra l’altro sono stati segnalati non solo al Boietto ma anche in altre zone al confine con la frazione cerveterana di Campo di Mare. Un fenomeno che è anche un allarme sociale dove residenti italiani e stranieri si trovano in enormi difficoltà economiche. In questi giorni si è fatta sentire l’opposizione politica in particolare con il consigliere comunale di Ladispoli Attiva, Fabio Paparella, che ha puntato l’indice sulle condizioni di degrado della struttura del Boietto. «Un immobile fatiscente, con problemi strutturali, crepe nelle pareti, e una parte addirittura inagibile e pericolante – ha detto - gli ospiti rischiano di trovarsi in una situazione di isolamento e precarietà, con difficoltà nell'accesso a servizi essenziali come la doccia e il pasto, vista l’assenza di trasporto pubblico e la mancanza di mezzi di trasporto privati per raggiungere la città».

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