BASSANO IN TEVERINA – «Con la benedizione del vescovo Marco Salvi, la diocesi di Civita Castellana apre spazi di preghiera nelle proprie chiese ai fratelli ortodossi rumeni, ucraini ed altri, in spirito di accoglienza e di solidarietà, offrendo agli ortodossi la chiesa di Santa Maria dei Lumi a Bassano in Teverina per occasionali celebrazioni liturgiche». Lo riferisce la diocesi in una nota.

«Il vescovo della diocesi ortodossa romena d’Italia, monsignor Siluan, ha ringraziato il nostro vescovo per la fraterna disponibilità, atto che segna un profondo senso di comunione delle chiese sorelle. Don Alfredo di Napoli, parroco di Bassano in Teverina, ha detto di voler offrire la possibilità agli ortodossi che vivono a Bassano e dintorni di celebrare in loco, in quanto tanti fedeli non hanno la possibilità di raggiungere la parrocchia ortodossa più vicina che è a Viterbo: “Bisogna curare spiritualmente il popolo di Dio, a qualunque confessione cristiana esso appartiene”.

Il sacerdote incaricato per la cura pastorale dei fedeli residenti a Bassano in Teverina e dintorni è il reverendo padre Aron Horciu da Montefiascone.

La prima liturgia dell’Akatist è stata celebrata mercoledì 5 aprile e la seconda celebrazione liturgica lunedì 10 aprile. L’inno Akatist risale al V secolo ed è una composizione tra le più famose che la chiesa ortodossa dedica alla Theotokos, alla madre di Dio. Si recita in piedi, in segno di riverente ossequio alla Vergine e conserva un valore immenso, di squisito sapore biblico, storico e teologico. L’amore dei cristiani a Maria Santissima è condiviso dalle nostre chiese che si dichiarano cattoliche e ortodosse, in quanto entrambe professano l’universalità e la retta fede nell’unica chiesa di Cristo. Con l’auspicio - prosegue la nota -che gli ortodossi che vivono con noi possano esprimere la loro fede autentica, segno di ulteriore accoglienza anche dei cristiani dell’Est Europa che soffrono l’esilio a causa della guerra in Ucraina, una guerra che va manifestando i piccoli segni dell’amore di Dio: accoglienza, solidarietà condivisione, preghiera, in contrapposizione alle grandi strutture di peccato, corsa alle armi, inimicizia, brama di potere, interruzione del dialogo». «La Theotokos - conclude la nota - interceda per la pace. A Lei affidiamo il cammino ecumenico e l’unità dei popoli».

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