CIVITAVECCHIA – «Mia sorella da Civitavecchia fu portata in Inghilterra». è la clamorosa rivelazione fatta da Pietro Orlandi in una intervista nel programma di La7 Di Martedì, condotto da Giovanni Floris.

Secondo un dossier riservatissimo, Emanuela Orlandi, come affermato in tv dal fratello Pietro, sarebbe stata portata a Civitavecchia e da qui imbarcata prima per la Sardegna, e poi per l’Inghilterra.

La notizia è stata ripresa dal Corriere della Sera, secondo la cui ricostruzione «Emanuela il 22 giugno 1983, alle ore 20, è già a Civitavecchia, dove dal molo turistico (all’epoca non c’erano ancora le crociere, ma solo i traghetti per la Sardegna, oppure imbarcazioni da diporto a cui è probabile che si possa riferire il dossier, ndr) viene messa a bordo di un'imbarcazione e portata in  Sardegna, ed esattamente fino alla darsena di Santa Teresa di Gallura. Questo luogo fu scelto di proposito perché in quello stretto si incrociavano i segnali radio dei radiofari italiani e francesi. Questo permetteva, a causa delle tecnologie obsolete dell’epoca, di non essere tracciati, poiché un radar creava interferenze all’altro», si legge nel dossier, come scrive il Corriere della Sera.

«Non l’ho mai detto prima d’ora – ha dichiarato Pietro Orlandi -. Ci sono delle relazioni tra personaggi di alto livello del Vaticano e le istituzioni inglesi sulla questione di mia sorella. Prima di renderli pubblici, alla mercè di tutti, devo trovare un modo per dimostrarne l’autenticità in maniera assoluta, così da proteggerli dalle accuse di chi vorrebbe delegittimarli. Ho fatto errori in passato che non ripeterò. Spero di avere le prove per quando inizierà la commissione parlamentare», ha detto Orlandi a Floris, asserendo che la sorella, rapita a Roma, sia poi transitata a Londra.