S. MARINELLA – Si è tenuto ieri, nell’aula consiliare Silvio Caratelli, l’incontro tra il sindaco Tidei, il vescovo Mons. Ruzza e la comunità ebraica, nel corso del convegno “Ascolto, Dialogo, Accoglienza. Il dovere della Memoria”, con il patrocinio della Fondazione Giuseppe Levi Pelloni, la Fondazione Frances e la Biblioteca della Shoah. Sono intervenuti, oltre al sindaco, la professoressa Luciana Acarelli vice presidente della Fondazione Levi Pelloni ed il professor Pino Pelloni storico saggista, che hanno riportato alla memoria le terribili vicende della shoah e di quello che successe a Roma, di cui entrambi sono testimonianza vivente. “Ascolto, dialogo ed accoglienza – ha detto Tidei - sono tre termini che rimandano a tre azioni che tutti noi, anche e soprattutto in questi tempi così difficili, abbiamo il dovere di compiere, l’ascolto implica non solo un orecchio attento ma un certo grado di empatia che ci permetta di entrare in contatto con i bisogni del nostro prossimo, il dialogo che deve essere un momento di confronto, il momento in cui l’altro possa sentirsi accolto e l’accoglienza, la conseguenza delle azioni precedenti. Non si può accogliere, se prima non si è ascoltati i bisogni dell’altro e non si è offerto il giusto conforto”. “Ecco - prosegue il sindaco - Santa Marinella, come anche ricordato dal nostro concittadino Livio Spinelli, è l’esempio più totalizzante di accoglienza. La comunità ebraica, ormai permeata nel nostro patrimonio storico, artistico, culturale, rappresenta per noi un punto di continuo confronto ed accoglienza reciproca, rispetto e democrazia. La sede comunale spesso ospita, durante i periodi estivi, le celebrazioni ebraiche e questo fa della nostra comunità un esempio vivente di buoni cristiani, buoni cittadini, uomini e donne dotati di una forte consapevolezza civica”. Anche monsignor Ruzza, nel rivolgere il proprio saluto alla comunità, ha ricordato l’importanza dell’accoglienza, soprattutto dell’accoglienza delle diversità, sottolineando quanto sia importante accorciare le distanze tra le persone attraverso l’accoglienza del diverso pensiero, della diversa storia e cultura”. Ha concluso la mattinata il prof. Livio Spinelli.