TARQUINIA – Il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi torna sul tema dell’erosione costiera, all’indomani dell’intervento in consiglio regionale del Lazio nell’audizione convocata dalla Commissione XII presieduta dall’onorevole Nazzareno Neri e della quale fa parte anche la consigliera Valentina Paterna.

Giulivi ha illustrato le principali problematiche riscontrate per il litorale tarquiniese. “Tarquinia è stata interessata venti anni fa da un’importante opera di ripascimento con pennelli. L’intervento è risultato efficace ed ha svolto il suo ruolo; tuttavia, ad oggi riscontriamo che dei 100 metri di costa ricostruiti all’epoca, attualmente ne rimangono meno della metà», ha sottolineato Giulivi. Per questa ragione, il sindaco di Tarquinia ha auspicato «un ulteriore intervento di ripascimento morbido sfruttando, come abbiamo fatto vent’anni fa, una cava sottomarina ubicata tra Tarquinia e Montalto di Castro».

«Dobbiamo però sottolineare in questa sede la preoccupazione per la spiaggia delle Saline di Tarquinia, – ha anche detto Giulivi – attualmente riconosciuta come oasi naturale nazionale. Le vasche un tempo utilizzate per la raccolta del sale sono infatti negli anni diventate ricovero per migliaia di uccelli migratori che contribuiscono a ripopolare le specie faunistiche anche a rischio di estinzione. Tuttavia, siamo costantemente a rischio di sanzioni europee perché le ondate marine, entrando nelle vasche, distruggono la biodiversità che qui si è andata creando. Questo habitat va perciò tutelato, ricreando una barriera artificiale frangiflutti per impedire l’ingresso dell’acqua marina all’interno delle antiche vasche”.

 “Il fenomeno dell’erosione costiera è un problema generalizzato di tutto il litorale laziale e necessita di una strategia d’azione comune concertata a livello regionale – sottolinea il sindaco Giulivi – Un progetto per dove e come intervenire sulla base delle priorità specifiche per salvaguardare il patrimonio del litorale che è fondamentale per l’economia della nostra regione”.

Sul tema interviene anche l’onorevole Valentina Paterna: Si tratta di una questione prioritaria, sulla quale è necessario intervenire immediatamente. L’erosione costiera, infatti, oltre ad essere un danno ambientale, è anche una delle principali cause di perdite economiche e mancati incassi da parte delle attività balneari. Per di più ora, con l’inizio di questa stagione estiva segnata dalle avversità climatiche, come sottolineato anche dal direttore della Protezione civile Carmelo Tulumello».

«L'incontro – sottolinea la consigliera Paterna – è stato di sicuro un primo passo che ha reso possibile fare un quadro della situazione della costa laziale, e ringrazio tutti gli amministratori e rappresentanti istituzionali intervenuti.”

Il presidente Neri, giova ricordarlo,  è convenuto sulla necessità di creare di un coordinamento regionale degli interventi da mettere in campo e sulla costituzione di uno o più tavoli tecnici per lavorare in maniera sinergica sulle problematiche esposte.