LADISPOLI – Nuovi accertamenti da parte della Capitaneria di porto nel punto esatto dove è scattata l’indagine quest’anno per sversamenti di liquami nel torrente Vaccina. Ieri mattina i militari coordinati dal comandante della sede locale, Cristian Vitale, sono tornati in azione tra via Yvon de Begnac e via Sironi per controllare lo stato dei luoghi e accertare probabilmente che non ci fosse una ulteriore fuoriuscita di sostanze proibite. Un sopralluogo avvenuto in sinergia con l’Acea che ha ispezionato la rete fognaria. Massimo riserbo da parte delle autorità su quanto sta avvenendo in queste ore ma appare evidente come possa trattarsi di uno sviluppo delle indagini e delle denunce contro ignoti della Guardia costiera in Procura a Civitavecchia per inquinamento ambientale. Sostanzialmente nel mirino ci erano finite alcune abitazioni e il nuovo complesso residenziale di via Sironi a pochi passi dall’ufficio postale e poi anche l’istituto comprensivo Corrado Melone di piazza Falcone. La prima fase era stata quella di accertare la presenza di liquami, grazie anche all’ausilio dei tecnici dell’Arpa Lazio e poi attivare la bonifica del luogo con l’arrivo di alcune autobotti. Il forte sospetto della guardia costiera di Ladispoli-Marina San Nicola, in azione sotto il coordinamento della Direzione marittima di Civitavecchia, è che nel sottosuolo le reti fognarie non fossero a norma. I militari avevano fatto “visita” agli uffici comunali di Ladispoli nei mesi scorsi per ottenere una mappatura dettagliata dell’area dei nuovi appartamenti di recente costruzione ma soprattutto per capire se gli allacci fognari fossero a norma. Comune che si era messo a disposizione sin da subito per sistemare le varie allacciature nella fogna pubblica. Nel sottosuolo poi i tecnici di Acea avevano inserito un bypass. Non sono da escludere presto novità sul fronte giudiziario.

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