CERVETERI - Un dominio territoriale per Francesco Rocca con la coalizione di centrodestra al 56,89%, quasi 5 punti in più rispetto alla media regionale. Le forze a sostegno di Alessio D’Amato invece non hanno superato il 31,36%. L’unico a non disperarsi è Alessio Pascucci. «Un record, meglio di così a Ladispoli e Cerveteri non poteva andare». L’ex sindaco etrusco si gongola dopo le 2.500 preferenze strappate nelle due città. Un risultato personale comunque di prestigio che oltre a rilanciarlo dopo le comunali di Ladispoli, gli consente pure di lottare per un posto in opposizione alla Pisana. L’effetto traino di Pascucci ha consentito ai Verdi-Sinistra di raggiungere quasi il 19%: è il secondo partito di Cerveteri dietro solo a Fratelli d’Italia che ha superato lo sbarramento del 37%. I Verdi hanno persino raddoppiato il Partito democratico. Un dato preso con sportività dall’assessore a Personale e Bilancio di Cerveteri. «I miei complimenti ad Alessio Pascucci per il risultato ottenuto – sostiene Alessandro Gnazi – per quanto riguarda il nostro Pd le cose non sono andate come ci si aspettava. Ora ci confronteremo e analizzeremo questo voto. Non credo si possa dire altro al momento». Per i dem comunque è una batosta essere passati dal 15,8% delle nazionali di settembre all’8,98 di ieri. Sei punti di differenza nella valutazione complessiva si sono fatti sentire eccome. Per il resto la Lega recupera terreno rispetto qualche mese fa passando dal 6,2% al 9,17%. Forza Italia invece dal 7,9 cala al 6,6. Poi focus sul Movimento Cinque Stelle che pur non avendo nessun riferimento in Consiglio comunale o in Giunta riesce a strappare il 7,79% con il pilota automatico. Certo molto meno rispetto al 15% di settembre 2022 ma a tenere a galla i grillini è come sempre il reddito di cittadinanza. Gli altri candidati. Pascucci a parte, nessuna chance per gli altri. Sempre con D’Amato ma nella lista civica si è presentato il commercialista Michele Polini. Marika Paris si è schierata con l’Udc a sostegno di Rocca e Rossana Valentini, coordinatrice di Sinistra Italiana si è misurata nella lista “Polo progressista di sinistra ecologista”. Affluenza bassissima a Cerveteri che ha chiuso con il 36,14% contro il 67,83 del 2018. In sostanza nelle 28 sezioni allestiti per le regionali ci è andato un elettore su tre. La media più bassa di sempre.

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