LADISPOLI – Ibis eremita a “spasso” per i giardini del centro. Di tanto in tanto si spostano e volano più in periferia. Non sono uccelli qualsiasi ma rarissimi esemplari tanto che nel mondo se ne contano poco più di 500. E una coppia appunto si trova a Ladispoli con tanto di rilevato Gps alle zampette. Il loro avvistamento qui sul litorale in realtà non è una novità. Uno di loro stazionava negli anni passati su alcuni terreni agricoli dei Monteroni, sempre a Ladispoli. Rientra le specie in pericolo di estinzione oggetto di un progetto Life austriaco di reintroduzione in natura, iniziato 20 anni fa, che dovrebbe assicurarne l’auto-sostentamento in Europa a partire dal 2028. Attualmente gli ibis più che in Italia si trovano in Africa, in Marocco e più a est in Siria dove gli esperti avrebbero contato alcune colonie isolate. Naturalmente la loro presenza ha calamitato le attenzioni dei passanti e degli automobilisti, alcuni dei quali hanno contattato le guardie ecozoofile. «Siamo stati allertati per la presenza di due Ibis eremita – scrivono i volontari di Fareambiente Ladispoli nella pagina ufficiale di Facebook - che smangiucchiavano in un prato della città, cosa che possono e devono fare serenamente essendo loro una specie in grave rischio di estinzione che dunque va lasciata in pace. Sono monitorati perché dotati di Gps, quindi non vanno recuperati. Non sono feriti e godono di ottima salute. Se ne vanno a zonzo mangiando il loro cibo preferito in giro per aree verdi, soprattutto ora che dopo aver piovuto ne trovano in abbondanza». Ne parla anche il responsabile della palude di Torre Flavia che attraversa i comuni di Ladispoli e Cerveteri. «Sono uccelli rarissimi quasi estinti – ribadisce Corrado Battisti - ma con dei progetti di reintroduzione stanno provando a monitorarli costantemente seguendoli con il satellite e attaccandogli alle zampe il Gps. Ne sappiamo qualcosa con i fratini ad esempio, altri volatili protetti perché sempre più rari».

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