TARQUINIA - La discarica di Arlena di Castro per ora non si farà. È stato accolto il ricorso al Tar proposto dal Comune di Tarquinia per bloccare la concessione della Med Sea Litter.

“Il progetto di discarica, previsto nel Comune di Arlena di Castro, è un impianto che riguarderebbe 60mila tonnellate di rifiuti l'anno, in un territorio ricco di prodotti Dop e Igp, nonché patrimonio dall’alto valore paesaggistico e archeologico - spiega il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi - Da mesi, Comuni limitrofi e associazioni sono sul piede di guerra - sottolinea il primo cittadino etrusco - L’iter autorizzativo vorrebbe dare il via libera a diversi tipi di rifiuti: da quelli urbani, pretrattati (che vanno sotto il codice 191212), in particolare quello proveniente da mare, spiagge e laghi (200301), dagli imballaggi di plastica prodotti dalla raccolta differenziata (150102) fino ai materiali misti, frutto sempre dell’attività di riciclo». Il progetto, presentato dalla società Med Sedia Litter, prevede quattro ettari di discarica e la realizzazione di costruzioni accessorie per una superficie coperta di oltre un ettaro.

«La notizia è che il Tar si è espresso a favore del nostro ricorso, per bloccare la concessione alla società - afferma Giulivi - Al momento sono state accolte le ragioni con una sospensiva cautelare, in attesa dell'udienza fissata per il 3 aprile prossimo. È necessario continuare ad usare ogni strumento legislativo a nostra disposizione al fine di verificare ogni passaggio, ed arrivare alla prossima sentenza con la parola fine su questa storia”. “Sul ricorso numero di registro generale 13412 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto dal Comune di Tarquinia, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Dinelli - si legge nell’ordinanza del Tar - le censure esposte nell’atto di motivi aggiunti necessitano N. 13412/2023 REG.RIC. dell’approfondimento proprio della fase di merito, e che la trattazione del ricorso risulta già fissata all’udienza pubblica del 3 aprile 2024; nelle more della definizione del giudizio nella opportuna sede di merito, nel bilanciamento dei contrapposti interessi appare opportuno mantenere la res ad huc integra sino alla conclusione della lite, posto che la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico adottata ai sensi dell’art. 138 del d.lgs. n. 42 del 2004 crea un limite preventivo alla modificabilità dell’area in termini di salvaguardia della stessa, ciò nell’ottica dell’anticipazione dell’interesse pubblico che intende tutelare; che, pertanto, l’istanza cautelare deve essere accolta nei sensi sopra precisati; che in ragione degli specifici profili di tale fase della controversia le spese della presente fase cautelare possono essere compensate tra le parti. P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Quinta) a) accoglie, nei sensi di cui in motivazione, la domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente; b) conferma la trattazione di merito del ricorso e dei motivi aggiunti all’udienza pubblica del 3 aprile 2024; c) spese compensate.” Un ricorso che segna una vittoria per il Comune di Tarquinia: “Oltre a questo, il Comune di Tarquinia ha impugnato il verbale finale della Conferenza di servizi decisoria del 14 novembre 2022, come integrato dall’appendice del 18 novembre 2022 - aggiunge Giulivi - Il fine era bloccare tutti gli atti dell’istruttoria che hanno espresso parere favorevole alla realizzazione della discarica di Med Sea Litter Italia. Il 3 aprile attendiamo nuovi risvolti, ad oggi incassiamo una prima vittoria e continueremo a far valere le nostre ragioni”. «Facciamo una class action - rimarca Giulivi -: il Comune di Tarquinia sarà sempre in prima fila per la tutela del territorio».

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