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FIUMICINO - Come annunciato nelle scorse ore, ieri si è tenuta in Municipio la prima riunione del Tavolo Tecnico indetto dall’Amministrazione comunale per trattare la macabra questione dei daini trovati morti nei campi di Fregene, a ridosso dell’Oasi del Wwf.
Al Tavolo Tecnico hanno preso parte tutti gli Enti e le Amministrazioni coinvolte nella problematica in questione, ovvero la Direzione Ambiente della Regione Lazio, il Servizio Veterinario – Struttura Complessa della Asl Roma 3 e il Gruppo dei Carabinieri Forestali di Roma.
Erano presenti all’incontro, per l’Amministrazione comunale, l’assessora ai Diritti degli Animali, Monica Picca, l’assessore all’Ambiente, Stefano Costa, il delegato del Sindaco per la Tutela degli Animali, Massimiliano Gusai, la dirigente della Polizia Locale, Daniela Carola.
Per gli Uffici comunali erano presenti invece la dottoressa Daniela Pascucci (Funzionario Direttivo Biologo dell’Area Tutela Ambientale) e l’architetto Francesco Giambanco (Istruttore Tecnico dell’Area Strategia del Territorio).
«L’incontro – spiegano glia assessori Picca e Costa – è stato molto costruttivo e proficuo, in quanto ha consentito di fare un primo punto della situazione e di avere un confronto diretto su questa delicata problematica.
Al momento si è in attesa di conoscere gli esiti delle indagini autoptiche sulle spoglie e sui campioni biologici prelevati dai veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana (I.Z.S.L.T.), a cui competono queste specifiche e approfondite analisi e la loro refertazione».
«Fintantoché non si avranno a disposizione gli accertamenti medico-veterinari e biologici, si chiede ai cittadini che si trovino a transitare nell’area compresa tra l’incrocio di via Castellamare e via della Veneziana e lungo via della Veneziana fino all’altezza di Parco Avventura di prestare la massima attenzione, al fine di evitare accidentali attraversamenti di daini e di imbattersi in eventuali predatori», concludono i i due Assessori comunali.
Dal Comune fanno inoltre sapere che la zona è monitorata, in attesa delle risposte da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana, a seguito delle quali il Comitato si riunirà e valuterà sinergicamente i dati conseguiti e le attività da intraprendere, ciascuno per le proprie competenze.