Dopo aver firmato alle 13 l’incarico in procura, il perito Rodolfo Fugger alle 14.30 ha effettuato una prima ispezione a Montefiascone sul luogo dove domenica scorsa ha perso la vita Paolo Morincasa sepolto vivo dalla frana che ha investito il suo ristorante, Da Paolo al Miralago.

Presenti con lui anche i periti di parte e i legali degli indagati.

Domenica mattina intorno alle 11.30 una valanga di terra proveniente dalla collina sovrastante al locale ha letteralmente travolto il ristorante dove in quel momento si trovavano “Paolino” e lo chef Massimo Pini.

Ore di lavoro febbrili, che hanno visto i vigili del fuoco addirittura scavare a mani nude per estrarre i due uomini, purtroppo, da quel che restava del ristorante ne è uscito vivo, ma non senza fratture, solo Pini.

Una vicenda dai toni tragici e in alcuni punti oscuri, infatti nel locale da tempo lo stesso Morincasa stava facendo dei lavori di ampliamento.

Ed è proprio per gettare luce su queste ombre che la pm della procura di Viterbo Eliana Dolce ha aperto un fascicolo dove ipotizza i reati di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose.

A finire nel registro degli indagati il direttore dei lavori Luca Ferri, il progettista Stefano Frelicca e il titolare della ditta che stava eseguendo i lavori Adriano Menichelli.

Oggi Fugger su incarico della procura ha effettuato il primo di una serie di sopralluoghi da cui nascerà la relazione che finirà sul tavolo della pm Dolce.

Con lui, come detto, anche i tecnici di parte: l’ingegnere Antonio La Grutta perito della ditta esecutrice dei lavori e l’ingegnere Maurizio Fociani consulente dei familiari della vittima.

Sul posto anche i legali degli attori coinvolti in questa triste storia:

Angelo Di Silvio per Ferri, Massimo Morcella per Frelicca e gli avvocati del foro di Grosseto, Lucio Belardinelli e Francesca Carnicelli, entrambi per Menichelli.

Presenti al sopralluogo anche, il funzionario incaricato dai Vigili del fuoco e il comandante della compagnia di Montefiascone Antonino Zangla.