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CIVITAVECCHIA – Il numero di famiglie che necessitano di supporto è in costante aumento, segnale evidente di un disagio sociale che si sta ampliando nel territorio. Una situazione che rischia di aggravarsi con il phase-out della centrale a carbone di TVN, il cui spegnimento potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia locale. In questo contesto, la Croce Rossa di Civitavecchia si conferma un punto di riferimento fondamentale per chi vive in condizioni di difficoltà.
«Abbiamo iniziato l’anno con quasi 400 nuclei familiari assistiti, pari a circa 1000 persone supportate in modo continuativo», spiega Roberto Petteruti, presidente del Comitato locale della Croce Rossa Italiana. Numeri che raccontano una crescita costante della domanda di aiuto, che si manifesta sotto diverse forme: supporto alimentare, sostegno abitativo e servizi di assistenza sociale.
Nel 2024, la CRI ha distribuito oltre 4mila pacchi alimentari e fornito più di 7mila pasti alle persone in difficoltà, grazie anche alla collaborazione con altre associazioni e al recupero delle eccedenze alimentari da grandi aziende (come ad esempio per il caso del progetto in collaborazione con Costa) e piccoli esercenti. «Ogni giorno recuperiamo cibo che altrimenti andrebbe sprecato e lo trasformiamo in pasti per chi ne ha bisogno», aggiunge Petteruti.
L’attività della Croce Rossa non si ferma all’assistenza alimentare: è attiva un’unità di strada giornaliera per il supporto ai senza fissa dimora, oltre alla gestione del Centro di accoglienza notturna che opera sia in inverno che in estate. Nel 2024 è stato anche avviato il progetto Housing First, prima con un appartamento a Borgata Aurelia e poi con ulteriori due appartamenti a via Giusti dedicati a persone in situazioni di emergenza abitativa (gestiti in collaborazione con Comune, Sant’Egidio e Alicenova).
L’impegno si estende anche alla lotta contro la povertà energetica con il progetto Change+, che consente alle famiglie di sostituire gli elettrodomestici per ridurre i consumi. Inoltre, è attivo uno sportello LGBTQ+, con incontri settimanali e attività di sensibilizzazione nelle scuole cittadine.
«Nel 2025 vogliamo consolidare i servizi e renderli sempre più strutturati», conclude Petteruti. «L’obiettivo - ha spiegato - è dare risposte mirate, così come è stato con la creazione di una cucina e di un magazzino solidale, che possano durare negli anni e continuare ad offrire opportunità reali di riscatto a chi si trova in difficoltà». In un periodo di crescente precarietà economica, il ruolo della Croce Rossa diventa sempre più centrale nel tessuto sociale di Civitavecchia. Cresce la richiesta di aiuto e, in questo contesto, il lavoro della Cri si rivela cruciale perché è in grado di offrire un piano strutturato per il reinserimento sociale, non semplice assistenzialismo, ma un progetto cucito sulla persona con l’obiettivo di una vera rinascita.
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